L’Aquila. Non tutte le Cannabis vengono per nuocere. “Ci sono situazioni diverse nelle Regioni, perché alcune hanno accolto la norma sulla rimborsabilità dei farmaci a base di cannabis terapeutica da parte del Servizio sanitario nazionale ma altre no. Il punto è che il finanziamento indistinto nell’ambito del Ssn non assegna alle Regioni un capitolo di spesa specifico per queste attività, quindi alcune regioni hanno deciso di recepire pienamente questa normativa mentre altre sono ancora molto indietro e questo è ingiusto rispetto alla garanzia del diritto alla salute per i cittadini”. Lo sottolinea il segretario nazionale di Federfarma Roberto Tobia. “Laddove le regioni non prevendono il rimborso, i pazienti sono costretti a fronteggiare di tasca propria una spesa notevole che, a seconda della terapia, può andare dai 150 ai 500 euro al mese”. Tali preparazioni al momento non risultano erogabili in regime di SSN in Puglia, Molise e Calabria. La quantità di cannabis terapeutica disponibile in Italia, rileva, “non è comunque sufficiente e le farmacie hanno forti difficoltà di approvvigionamento mentre la domanda di fatto raddoppia di anno in anno e la richiesta è elevatissima”.
Ciò, chiarisce, “soprattutto per quei malati per le cui patologie l’utilizzo di cannabis è indispensabile, dalla sclerosi multipla a molte malattie neurologiche. Inoltre la cannabis terapeutica evita anche la regressione nei pazienti con malattie neurodegenerative dei progressi fatti attraverso le terapie. Quindi si tratta di un farmaco dall’importanza enorme”. Secondo Tobia, “bisogna trovare quindi una soluzione ed è attivo un tavolo specifico al ministero della Salute. In questo senso è molto positiva – commenta – la notizia dei prossimi bandi che apriranno alla produzione della cannabis terapeutica da parte delle aziende pubbliche e private”. Le farmacie “sono in prima linea per preparare nei propri laboratori i farmaci galenici magistrali a base di cannabis che vengono poi dispensati ai pazienti previa prescrizione del medico, ma ora – ribadisce – siamo in grande difficoltà”. Ad ogni modo, sottolinea Tobia, “è oggi fondamentale fare attenzione a differenziare la produzione della cannabis ad uso terapeutico dalla liberalizzazione della cannabis, che è un altro tema; sono due cose diverse anche se a volte vengono confuse dall’opinione pubblica”.