Un cane cucciolo deve imparare tantissime cose e, tra queste, gestire i propri bisogni. I suoi non sono dispetti, ma una gestione del tutto nuova di come potersi approcciare alla sua voglia di urinare o defecare.
Nel momento in cui arriva un cucciolo a casa, la prima cosa a cui si pensa sono le sue necessità e di come sarà divertente camminare, giocare e passare del tempo con lui. Eppure, prima di arrivare a questa realtà piacevole, ci sono altre piccole questioni da mettere a punto: pochi minuti dopo avergli fatto conoscere gli spazi, ecco che il cucciolo urina.
Dopo altri 15 minuti, gira per casa e fa la sua prima cacca sul pavimento. Un dispetto? Gli esperti del settore invitano i conduttori umani a non interpretare queste azioni come dispetti, bensì come adattamento. Essendo un cucciolo le cose da imparare sono tantissime, così come gli orari e comprendere i segnali lanciati dal corpo.
Per capire bene tutto e arrivare alla questione di interesse, bisogna fare un piccolo passo indietro. Il cucciolo sino a tre settimane di vita non decide quando fare i suoi bisogni, perché è la mamma a stimolarlo. Subito dopo, in maniera del tutto naturale, il piccolo a quattro zampe inizierà a controllare i suoi stimoli e dai due mesi di vita scelgono il punto ideale dove fare la pipì e non solo.
Da questo momento in poi entra in scena il suo umano, che si armerà di tanta pazienza per insegnare al cucciolo dove farla e quando. Oltre alla pazienza ci vuole sicuramente un piccolo aiuto e approfondimenti sulla questione grazie alle fonti autorevoli di soli esperti del settore.
Amusi è il portale che si trasforma in un vero e proprio alleato per il benessere del proprio amico a quattro zampe. Tra i vari approfondimenti e articoli di interesse, gli esperti hanno creato una guida su come abituare il cane a fare i bisogni sulla traversina. Un periodo di transizione molto importante, considerando che il cane, da una parte resta protetto in casa e dall’altra impara a trovare il suo posto per i bisogni.
Cosa vuol dire che il cane cucciolo deve restare protetto in casa? Ci sono diverse scuole di pensiero, ma nella maggior parte dei casi i veterinari affermano sia meglio non portare il cane in giro o al parco sino a quando non ha completato tutto il ciclo di vaccinazioni.
Nonostante i vaccini è bene evidenziare che il cane inizia ad essere completamente protetto dopo 2/3 settimane dalla somministrazione. La sua vita però deve procedere anche scoprendo quello che c’è fuori da casa, tanto che il conduttore umano potrà cominciare a portarlo in giro poco alla volta.
Come evidenziano gli esperti di Amusi, insegnare ad usare la traversina al cane è importante per la gestione completa. Piano piano si potrà poi iniziare ad uscire e impostare degli orari più o meno fissi per la passeggiata e i suoi bisogni. Per un cane gli orari precisi sono fondamentali: mai lasciare la ciotola piena di cibo e mai cambiare le uscite, se non per imprevisti.
Per il cucciolo di cane tutto è una scoperta e il suo umano dovrà avere mille occhi (e ancora tanta pazienza), al fine che non ingerisca nulla di pericoloso ma faccia le sue esperienze olfattive. Piano piano sentirà i vari luoghi come familiari sino a adottarli per i suoi bisogni.
La curiosità dell’amico a quattro zampe deve essere anche alimentata da parole, magari sempre le stesse, per incoraggiarlo all’azione. Il cucciolo si sentirà protetto dal suo padrone e capirà di potersi lasciare andare nei suoi vari bisogni e non solo.