L’Aquila. “L’Aquila non ospiterà i Mondiali di Pattinaggio del 2024, uno sport che da decenni fa parte della cultura sportiva della Città”. Afferma il consigliere Gianni Padovani.
“Abbiamo perso un grande evento ed insieme un’occasione di promozione turistica ed i conseguenti ritorni economici e di immagine. Una bruttissima pagina per l’Amministrazione comunale, incapace pure di assumersi la responsabilità del disastro e che imputa ovviamente la colpa ad altro, e nel caso specifico alle “vincolanti procedure del PNRR” che avrebbero impedito la realizzazione delle opere necessarie per la copertura della pista di pattinaggio di Santa Barbara, per non parlare del mancato recupero, a 14 anni dal sisma, del pattinodromo nel Palazzetto di Viale Ovidio.
Le giustificazioni dell’Amministrazione sono una toppa peggiore del buco, del tutto inconsistenti dato che il Consiglio comunale aveva approvato a tempo debito una sufficiente dotazione di bilancio proprio per consentire la realizzazione di opere che solo l’incapacità amministrativa del Comune non è riuscita a realizzare.
Questo gravissimo episodio, superato il legittimo sdegno, deve essere occasione per ripensare i meccanismi di indirizzo politico e di programmazione del Comune, altrimenti situazioni simili andranno a ripetersi con gravissimo danno per la nostra comunità. L’Aquila non ha saputo essere realmente “Città Europea dello Sport”, un riconoscimento ottenuto nel 2022, che non ha assunto alcun significato di cambiamento. Manca tuttora un concreto impegno del Comune nel promuovere lo Sport come un importante “valore”, sia per lo sviluppo dell’immagine della città, sia per integrare il progetto sportivo in uno scenario più vasto di azioni finalizzate al miglioramento della qualità della vita dei cittadini. Possiamo ancora recuperare, ma è necessario farlo con politiche ed obiettivi concreti, al di là dei proclami auto celebrativi ai quali spesso segue, come nel caso del pattinaggio, il nulla di fatto. Come più volte sollecitato dal sottoscritto, strategie ed obiettivi per lo Sport devono trovare esplicitazione in un “Piano strategico per lo Sport”, un percorso che deve essere ‘guidato’ dal Comune, per raggiungere obiettivi realistici e rilevanti, entro tempi definiti e con il conforto delle necessarie risorse. Un percorso che non può prescindere dal continuo confronto con l’ampio articolato sociale cittadino, interno al mondo dello sport ma pure esterno, per integrare le decisioni puntuali sulle discipline sportive in un quadro coerente di sviluppo della Città Capoluogo.
Solo la pianificazione potrebbe fare dello sport una forte opportunità di crescita sociale e sviluppo economico, evitando gli interventi dispersivi ed pioggia che caratterizzano l’attuale non-programmazione comunale, una non-programmazione che poi porta a disastri come lo spostamento a Montesilvano dei Mondiali di pattinaggio!
Questa occasione mancata sia momento di cambiamento! L’Aquila ha le carte in regola per fare dello sport un potente veicolo di “marketing urbano”, con l’individuazione di percorsi di valorizzazione in sinergia con il turismo per favorire attrazione di investimenti e creare un territorio fertile allo sviluppo. Occorre però un Piano Strategico perché lo sport è molte cose: è impiantistica, è veicolo di inclusione sociale, di miglioramento della salute della qualità della vita, fattore di promozione territoriale, sviluppo ed altro ancora.
Tutto il contrario di quanto sta facendo la maggioranza di centro destra che porta avanti una gestione “alla giornata”, fatta di progetti spot senza possibilità di attuazione, disorganici e slegati l’uno dall’altro, privi di una vision, un modo di fare che stiamo pagando troppo caro. Formulare un Piano Strategico permette pure una corretta analisi dei fabbisogni e così collegare strumenti urbanistici ed impianti sportivi; questo è un aspetto importante in una Città caratterizzata da strutturali carenze nell’impiantistica, con una situazione imbarazzante che riguarda non solo la pista di pattinaggio di Santa Barbara ma pure il Palazzetto dello Sport, il PalaJapan…solo per citare le più gravi incompiute! E voglio stendere un velo pietoso sullo stato degli impianti sportivi scolastici, dato che la maggior parte delle scuole patisce da 14 anni la sistemazione in MUSP inadeguati e provvisori. Istituti scolastici che potrebbero e dovrebbero avere palestre in grado di ospitare eventi sportivi anche di natura nazionale.
Mettiamo subito in cantiere un “Piano Strategico dello Sport”, in vista dell’approssimarsi di importanti scadenze del PNRR (2026) che fanno apparire sempre più probabile, dato l’andazzo attuale, la mancata realizzazione di importanti opere per le discipline sportive, e non solo.
Oggi lo sport, nei comuni virtuosi, è fenomeno sociale ed economico di primaria importanza, risultando in assoluto lo strumento migliore per educare, formare, favorire l’integrazione e la solidarietà, in grado di guardare con attenzione i più giovani e rivolgersi all’età matura. Occorre quindi guardare ad un nuovo ruolo delle politiche sportive, al pari delle politiche culturali e turistiche e con queste integrate. L’Amministrazione deve davvero compiere un cambio di mentalità e di passo, sono necessarie scelte coraggiose attraverso politiche sportive che guardino alle migliori pratiche. E soltanto allora L’Aquila potrà fregiarsi degnamente del titolo di “Città Europea dello Sport”.