L’Aquila. Atletico Ponterosso – L’Aquila. Assegnata la sconfitta 0-3 a tavolino ad entrambe le squadre . Il motivo? Una maxi rissa scoppiata ad inizio secondo tempo e continuata anche dopo il triplice fischio. Impossibile per il direttore di gara far proseguire il match, il quale è stato interrotto al minuto 48 in seguito a una accesa discussione avvenuta tra due calciatori.
Il campo da gioco si è dunque trasformato in un vero e proprio ring che ha visto coinvolti dirigenti e tesserati di entrambe le squadre. Sono in tutto 29 le squalifiche segnalate dall’arbitro nel referto, tra cui un dirigente e un massaggiatore. Di seguito la decisione del giudice sportivo.
“Visto il referto arbitrale ed il supplemento allo stesso; Preso atto che al minuto 48 del secondo tempo, a gioco in svolgimento,due giocatori venivano alle mani picchiandosi reciprocamente; Che, non appena l’arbitro interrompeva il gioco, si accendeva una rissa pressoché generale coinvolgenti i tesserati di entrambe le squadre puntualmente identificati dal direttore di gara il quale, nell’impossibilità di notificare le conseguenti espulsioni nonché nella considerazione che tali provvedimenti non avrebbero consentito alle squadre di raggiungere il numero minimo di giocatori in campo, ed infine valutando anche il possibile pericolo per la propria incolumità, dopo circa 4 minuti di attesa decretava la sospensione definitiva della gara e rientrava negli spogliatoi mentre la rissa in campo continuava; Ritenuta sussistere pertanto la responsabilità di ambedue le Società in ordine ai fatti che hanno determinato la sospensione definitiva della gara; Visto ed applicato l’art. 17, co 2, C.G.S., – infligge ad entrambe le Società la sanzione della perdita sportiva della gara con il punteggio di 0 – 3; – infligge altresì ai partecipanti alla rissa, quali identificati dall’arbitro e citati a referto, le sanzioni di squalifica come precisate a parte”.