Pescocostanzo. “Se dobbiamo stare in queste condizioni, meglio il poliambulatorio mobile che nulla. Lodevole iniziativa, ma io la penso in maniera diversa: strutture ambulatoriali e attrezzature, tra cui un ecografo che abbiamo comprato come Comune, ce l’abbiamo, basta metterci un medico.
Se non lo si trova nella provincia dell’Aquila, bisogna pagarlo di più”. Così Roberto Sciullo, sindaco di Pescocostanzo, in merito alla campagna di prevenzione gratuita su poliambulatorio mobile della Asl2 Lanciano-Vasto-Chieti con il progetto “Abruzzo in salute” che dalla prossima settimana per 3 anni, toccherà i comuni della provincia di Chieti per consentire ai residenti nei piccoli paesi di fare prevenzione attraverso screening, accertamenti diagnostici di tipo cardiologico, pneumologico e dermatologico, tutto a bordo di un truck. Il sindaco, che comunque ricade in una asl diversa, quella aquilana, riferisce così le sensibilità delle aree interne. “Con il poliambulatorio mobile posso anche fare controlli del colon ma se si sente male qualcuno a mezzanotte e non ho la guardia medica non ho fatto nulla. Qui, nelle aree interne montane, abbiamo bisogno dell’emergenza
urgenza, prima di tutto.
Dopodiché ben venga il camper”, prosegue il primo cittadino, che lamenta “l’assenza della guardia medica a Pescocostanzo, Castel di Sangro e Pescasseroli dal mese di dicembre compreso”. “Se la Asl ci mandasse un professionista a fare visite mediche tutti i giorni a Pescocostanzo, io comprerei tutti i macchinari che servono, come Comune, purché tutti i giorni il servizio funzioni”. “Abbiamo ottenuto un buon servizio che è il 118 medicalizzato che dal primo gennaio a fatto due interventi salvavita, ma c’è bisogno anche della guardia medica. Noi abbiamo bisogno di ottenere l’essenziale”. “Alla Asl di Isernia le guardie mediche prendono un terzo in più delle guardie mediche della provincia dell’Aquila. È normale che poi uno se ne va. Il problema della carenza di guardie mediche quindi a mio avviso è quanto prendono nella provincia dell’Aquila. Mi hanno detto che si tratta di problemi contrattuali ma io credo che se alla guardia medica capace offro una valida remunerazione, probabilmente viene”, conclude Sciullo.