Il generale riconosce l'”ottimo lavoro” delle Regioni nella campagna vaccinale in coordinamento con il commissariato, ricordando che il piano vaccinale è stato “elaborato e costantemente aggiornato sulla base dei feedback ricevuti dalle Regioni” anche durante «”e mie visite sui territori” per conoscere da vicino le “problematiche che necessitavano un intervento centralizzato”.
La struttura commissariale, scrive Figliuolo, è sempre stata “pronta a condividere le informazioni per permettere un’efficace pianificazione delle Regioni” e ha garantito un “uso oculato della riserva di dosi per bilanciare esigenze impreviste e immediate”.
Il commissario plaude al “comportamento virtuoso di tutte le realtà regionali che ha permesso il raggiungimento dell’obiettivo di proteggere le classi più vulnerabili”. Ed è proprio alla luce di tale successo, che la “struttura commissariale ha via via autorizzato l’apertura nei confronti di una più ampia platea di soggetti, richiamando però sempre l’attenzione alla tutela dei soggetti fragili, delle classi di età over 60 e dei cittadini che presentano comorbilità”.