Regione. È stata presentata questa mattina in Regione la proposta di legge contenente le “Misure urgenti per contrastare lo spopolamento dei piccoli comuni di montagna”.
Contro lo spopolamento dei piccoli comuni di montagna, arriva dal primo di gennaio del prossimo anno, l’assegno di natalità, come sostegno per favorire l’incremento delle nascite e valorizzare la genitorialità.
La proposta di legge, presentata alla stampa dal governatore Marco Marsilio, è composta di 10 pagine in cui sono snocciolati anche i dati che dimostrano lo spopolamento e l’evidente calo demografico, in quei piccoli centri abruzzesi che potrebbero invece essere il fiore all’occhiello della Regione, considerate le bellezze paesaggistiche che caratterizzano soprattutto le montagne d’Abruzzo.
Piccoli centri che qualora iniziassero a fare rete sul turismo, che potrebbe essere davvero il volano dell’economia locale, qualora sostenuto dalle istituzioni, potrebbero non solo tornare ad essere vivi ma sicuramente non vedrebbero “scappare via” le nuove generazioni.
Ma ci vogliono servizi, ci vuole lavoro e per ora non ci sono.
La Regione al momento corre ai ripari con un assegno che “incentivi” le nascite.
“Gli ultimi dati elaborati dall’ISTAT mostrano come negli ultimi cinque anni la popolazione in Abruzzo sia in costante diminuzione”,
si legge nella proposta di legge che riporta il Bilancio demografico –Periodo 1.1.2015-1.1.2020- della popolazione residente in Abruzzo,
“la popolazione residente è passata da 1.331.574 unità (1-1-2015) a 1.305.770 (1-1-2020). Solo nell’ultimo anno (2019) si osserva un decremento della popolazione di 7.204 unitàrispetto al 2018, tre volte quello del 2014 (-2.365).-Complessivamente, nell’arco del quinquennio considerato, la varia-zione in termini percentuali evidenzia per l’Abruzzo una diminuzione pari all’1,94%, maggiore del valore nazionale (-0,91%).
Tra le province è L’Aquila (-2,75%) ad aver subito il maggiore decremento percentuale(-8.393 residenti), seguita da Chieti che con -9.574 residenti ha registrato una variazione di -2,44% e, infine, Pescara e Teramo con, rispettivamente, -4.081 residenti (-1,26 %) e -3.756 (-1,21%).
Nei comuni montani(al di sopra dei 600 mt. s.l.m.) con popolazione inferiore ai 3.000 abitanti (116 comuni abruzzesi su 305)il calo demograficoè ancora più accentuato(-6,59%=-6.488 abitanti).
Per quanto riguarda le nascite, comparando i dati del 2019 (8.503 nati vivi) con quelli del 2014 (10.534) e del 2010 (11.737), è possibile riscontrare come la diminuzionesia stata pari a circa, rispettivamente,il20%(-19,28%) e il27% (-27,55%).
Analogamente, i nati vivi nei piccoli comuni di montagnaregi-strano una costante diminuzione: 502 nel 2019, rispetto ai 610 del 2015 e ai 648 del 2013”.
Nella proposta di legge si legge che:
A decorrere dal 1° gennaio 2021 è istituito l’assegno di natalità, quale misura specifica di sostegno per favorire l’incremento delle nascite e valorizzare la genitorialità nei piccoli comuni di montagna.
Importo e durata: L’assegno di natalità viene corrisposto per 12 mensilità fino a un massimo di 2.500,00 euro annui, in favore dei nuclei familiari al momento della nascita di un figlio e fino al compimento del terzo anno di vita, o dell’ingresso in famiglia di un minore in adozione o in affido fino tre anni di età.
Beneficiari: I soggetti beneficiari dell’assegno di natalità sono i genitori, entrambi in possesso di requisiti specifici.
Il documento: proposta di legge natalità
Dati statistici: dati statistici pdl spopolamento