L’Aquila. Il Consiglio regionale ha approvato in Commissione, all’unanimita’, in via definitiva la mia risoluzione sottoscritta anche dal collega Emilio Iampieri che impegna da subito il presidente della Giunta regionale Luciano D’Alfonso ad attivarsi sulla questione sociale dei call center, e nello specifico sulla vicenda dei lavoratori impegnati nella commessa Inps – Inail – Equitalia in scadenza, per la quale e’ stato annunciato un nuovo bando che rischia di essere penalizzante per i lavoratori stessi. La risoluzione impegna il Presidente ad attivarsi presso il Governo e l’INPS affinche’ venga garantito il passaggio all’eventuale nuova impresa aggiudicataria di tutti i lavoratori impegnati attualmente presso le attuali aziende appaltatrici e subappaltatrici, a pena incostituzionalita’ e illegittimita’ della procedura; a vigilare affinche’ venga neutralizzato qualunque utilizzo strumentale della possibilita’ di trasferimento del personale presso altre sedi, qualora non connesso a specifiche professionalita’ e/o a riduzione rilevante dell’affidamento di servizi; a mantenere ai lavoratori i trattamenti economici e normativi preesistenti, in assenza di condizioni di affidamento dei servizi che rendano oggettivamente indispensabile la riduzione dei volumi di attivita’ (nello spirito della legge sulla CLAUSOLA SOCIALE del 2016); a valorizzare l’impiego di quote di lavoratori disabili oltre l’obbligo di legge; a contenere le strategie di delocalizzazione all’estero, anche in presenza di mercati del lavoro europei e non, con livelli di retribuzione sensibilmente piu’ bassi di quello italiano. Si tratta di un atto politico rilevante che mira a dare particolare protezione dei lavoratori di un settore che all’Aquila ha assunto ormai un valore strategico, sia per la quantita’ di persone (duemila solo nel comprensorio del capoluogo, piu’ di seimila in tutto l’Abruzzo) e famiglie impiegate e coinvolte che per gli alti livelli di formazione e specializzazione raggiunti, oltre che per le rilevanti quote di risorse che assicura alla ripresa del tessuto economico e commerciale del territorio.
L’approvazione della risoluzione e’ un primo passo, che apre la strada alla predisposizione di una norma – su cui sono impegnato in prima persona – che equipari la nostra Regione alla Puglia, al Friuli – Venezia Giulia, alla Campania, alla Basilicata, alle Marche e all’Emilia – Romagna, dove e’ prevista l’obbligatorieta’ della clausola sociale in linea con quanto disposto dai contratti collettivi di lavoro nazionali. Si tratterebbe di una misura che non andrebbe a beneficio solo dei lavoratori dei call center ma anche in generale di quelli delle cooperative sociali. Il testo base su cui ho dato la disponibilita’ a lavorare e’ quello gia’ presentato dal consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle Riccardo Mercante.