Pescara. L’Istituto Superiore di Sanità conferma la gravità dei dati di contaminazione nella valpescara e in particolare del mercurio. Le parole del rappresentante del massimo organo dello Stato in materia sanitaria contenute nel verbale della riunione di martedì scorso pubblicato sul sito del Ministero pochi minuti fa (http://www.bonifiche.minambie
D’altro lato bastava leggere le conclusioni dello studio dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Teramo, riportate ampiamente a verbale, per comprendere la difficile situazione ambientale della valpescara. Queste sono basate su confronti dei livelli di contaminazione tra campioni monte-valle rispetto al polo chimico di Bussi. Le differenze nei valori del Mercurio nelle carni dei pesci sono risultate statisticamente significative. Sono stati, cioè, applicati test statistici che tengono conto della numerosità del campione che, a valle, sono risultati maggiormente contaminati da Mercurio. Ricordiamo che, per quanto riguarda in invece i limiti di legge per l’uso alimentare, questi sono stati superati nel 33% dei 18 campioni. Per il Forum è veramente sconcertante che si cerchi ancora oggi di mettere in discussione dati ormai acquisiti e la polvere contaminata sotto al tappeto; probabilmente la classe dirigente locale – ognuno per il proprio ruolo esercitato negli ultimi decenni – non vuole ammettere il proprio fallimento dal punto di vista storico, visto che consegna ai cittadini una valpescara disastrata. D’altro lato il Verbale fa emergere questioni estremamente gravi dal punto di vista amministrativo per quanto riguarda l’ufficio del Commissario delegato Goio, altro soggetto che abbiamo contestato duramente in questi anni con tanto di esposti. Anche in questo caso, purtroppo in ritardo, i fatti ci danno ragione. Ora non resta che continuare la nostra azione di informazione e di diffusione dei gravissimi dati ufficiali riguardanti la contaminazione affinchè vi sia consapevolezza diffusa delle problematiche da affrontare sul nostro territorio. L’obiettivo è la bonifica e dobbiamo dire che finalmente il Ministero pare voler affrontare con piglio diverso una situazione che, come abbiamo scritto, è ormai esplosa. L’invio alle procure degli atti relativi ai ritardi dei soggetti privati coinvolti nelle varie procedure di caratterizzazione, messa in sicurezza e bonifica, era un’altra delle richieste che avevamo avanzato in questi anni per sollecitare tutti a muoversi. Ora anche il Ministero arriva ad attuare questa opzione, utile perchè crediamo che il peso di un ministero che scrive alle procure sia diverso rispetto a quello che possono fare semplici attivisti, che pure in questi anni hanno depositato numerosi esposti ottenendo anche sequestri. Il prossimo 30 novembre, con la convocazione della Conferenza dei Servizi, sarà una data importante per capire se è un fuoco di paglia oppure una solida azione volta a recuperare i ritardi inaccettabili, visto che in 8 anni dalla perimetrazione del sito non è stato bonificato praticamente nulla.


