Roma. “Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani (CNDDU) — dichiara il presidente prof. Romano Pesavento — denuncia con forza la crescente incidenza del burnout tra i docenti italiani ed europei, una condizione che non può più essere interpretata come disagio individuale ma come emergenza sistemica che mina il diritto all’educazione e la qualità della democrazia”.
“Secondo i dati più recenti diffusi dall’OECD TALIS 2024 — prosegue Pesavento — circa il diciotto per cento degli insegnanti della scuola secondaria dichiara di provare un livello elevato di stress, e più della metà individua nel carico burocratico la principale fonte di pressione professionale”.
“In Italia soltanto il quattordici per cento dei docenti ritiene che la propria professione sia realmente valorizzata dalla società — aggiunge — mentre appena il 5,8 per cento crede che la voce degli insegnanti sia ascoltata dai decisori politici”.
“Il disagio non è un fenomeno isolato all’Italia — evidenzia Pesavento — ma riguarda anche Paesi europei come Francia, Croazia, Portogallo, Slovacchia e Slovenia, dove il riconoscimento sociale del docente scende persino sotto il dieci per cento”.
“Si tratta di una crisi strutturale — afferma — che riflette non solo la carenza di risorse ma anche la progressiva erosione dell’identità di chi educa, con oltre il novanta per cento del turnover legato a condizioni lavorative insostenibili e perdita di motivazione professionale, come evidenzia il rapporto UNESCO-Fundación SM 2024”.
“Per questo — dichiara il presidente del CNDDU — chiediamo al ministro Valditara un grande patto per il benessere degli insegnanti, una Carta del Benessere Docente che riconosca la salute mentale come componente essenziale della professionalità educativa”.
“L’Italia — conclude Pesavento — può e deve diventare capofila in Europa di una nuova cultura educativa fondata sulla cura di chi ogni giorno si prende cura degli altri. Un insegnante sostenuto non solo insegna meglio, ma testimonia che i diritti umani cominciano in classe”.



