Pescara. I sindaci di Pescara, Montesilvano e Città Sant’Angelo hanno firmato l’ordinanza che vieta l’utilizzo dei botti di fine anno. Una tradizione lunga e radicata, per scacciare via i 365 giorni precedenti e accogliere il nuovo che avanza sotto buoni auspici. O almeno, ci si illude sia così.
Mentre gli esseri umani brindano e festeggiano con gli scoppi, non si rendono egoisticamente conto delle conseguenze, a volte purtroppo letali, che questa usanza ha sui nostri animali domestici. Anche la Polizia di Stato ha realizzato un vademecum, con la preziosa collaborazione del nucleo artificieri, una guida ad un uso corretto e consapevole, visti i sistematici bollettini di feriti, provocati soprattutto dai botti illegali e pericolosi.
Senso di disorientamento, tremori, epilessia, guaiti, nei casi estremi attacchi cardiaci e svenimento: tanto possono patire gli amici a quattro zampe.
Di seguito alcuni consigli utili diramati dalle associazioni animaliste e dai veterinari per limitare al massimo i danni su cani e gatti, ma non solo:
1) Se l’animale soffre particolarmente quando sente i botti, si possono somministrargli, dietro consiglio medico, farmaci sedativi o integratori naturali che leniscano la paura;
2) Si consiglia di alzare il volume della tv o della musica per attutire il rumore di petardi e fuochi d’artificio;
3) Dotare l’animale di microchip, collare e medaglietta, in modo che, se dovesse scappare, preso dal terrore, almeno possa venire ritrovato;
4) Rassicurare il cane o il gatto, standogli vicino e creando un ambiente sereno, senza lasciarlo solo;
5) Non tenere gli animali legati alla catena, perché potrebbero strozzarsi;
6) Non lasciare Fido o Micio sul balcone, potrebbe gettarsi nel vuoto;
7) Evitare di guardare il cane o il gatto negli occhi, si scatenerebbe un atteggiamento difensivo-aggressivo.
Ecco un video, diffuso dall’Oipa, che mette in evidenza le conseguenze nefaste dei botti su un cane, razza greyhound, di 10 anni. Fiona, la sua padrona, ha ripreso Charlie, durante i terribili momenti dei fuochi artificiali, per sensibilizzare l’opinione pubblica. (r.p)