Pescara. Il pretesto era quello che gli zii della sua convivente non erano in grado di accudire il proprio figlio di quattro mesi affidato loro temporaneamente. Ospite a Civitaquana di quella famiglia dallo scorso 18 settembre, un pregiudicato romeno ha percosso nella serata di mercoledi’ lo zio della compagna, anch’egli romeno, e poi, in preda all’ira, lo ha minacciato di morte facendosi infine consegnare mille euro per far fronte alle proprie spese personali, rimandandone la consegna al pomeriggio di ieri. Entrambe le vittime, secondo un consolidato rapporto fiduciario con i militari, non hanno esitato a rivolgersi al locale Comando Stazione dell’Arma, diretto dal maresciallo Nicola D’Angelo, dove hanno rappresentato stupore e preoccupazione per un’azione criminosa le cui uniche motivazioni sono state individuate nell’indole violenta ed irascibile del giovane romeno, gia’ gravato da precedenti penali per analoghi reati di violenza. I carabinieri, acquisita la querela del malcapitato, riscontrata una nuova richiesta estorsiva formulata dal giovane si sono appoatati nelle vicinanze dell’abitazione, lo hanno intercettato e sorpreso – traendolo in arresto – poco prima delle 17 mentre riceveva dal malcapitato connazionale la somma contante di 300 euro in banconote da 50 che aveva estorto allo zio dopo averlo nuovamente percosso con pugni al volto. L’arrestato, su disposizione dell’Autorita’ Giudiziaria pescarese, e’ stato ristretto presso la camera di sicurezza della Compagnia di Penne, diretta dal capitano Massimiliano Di Pietro, in attesa del giudizio con rito direttissimo. Dovra’ rispondere di estorsione.