Pescara.”Con il 2015 e’ iniziata una fase nuova per l’economia di Pescara, e siamo convinti che siamo solo all’inizio”. Lo afferma l’assessore al commercio Giacomo Cuzzi commentando i risultati dello studio Cna, secondo il quale il 2015 Pescara ha segnato un boom di nuove imprese soprattutto nell’area dei servizi: “Nella provincia adriatica – si legge infatti nello studio Cna – il numero totale di imprese ha segnato un saldo attivo di ben 406 unita’, un dato questo in netta controtendenza rispetto al resto della regione: con L’Aquila che flette di 150 unita’, Chieti di 106 e Teramo di 17. La variazione positiva del Pescarese si spiega soprattutto con l’esplosione, come detto, del comparto dei servizi: tra gennaio e dicembre sono 538 le imprese in piu’, con numeri consistenti nel commercio (+157), nella ristorazione (+78) e nelle attivita’ immobiliari (+40)”. E oggi il Cresa pubblica le previsioni per le quali nei primi tre mesi del 2016 il 61% delle nuove assunzioni arrivera’ dal terziario, ed il 71% proprio in provincia di Pescara. “Pescara e’ il traino della provincia e questi dati dimostrano che l’inversione di tendenza e’ in atto – prosegue Cuzzi – e abbiamo ottimi motivi per ritenere che gli strumenti messi in campo potranno contribuire a rafforzare questa tendenza. Dall’eliminazione della tassa sulle insegne al consumo sul posto, dalle notti bianche all’affitto di poltrone fino al plurinegozio che andra’ in Consiglio giovedi’: sono interventi che semplificano la vita delle imprese e aumentano le opportunita’ economiche. Pescara sta beneficiando piu’ di altre citta’ sia del bonus di 80 euro che del Jobs Act promossi dal governo Renzi. Avanti cosi'”. “La buona notizia della ricerca Cna e’ che Pescara torna ad attrarre – aggiunge il consigliere comunale Piero Giampietro, presidente della commissione Commercio e artigianato – e attira soprattutto chi vuole investire nel terziario. La sfida della nostra amministrazione e’ quella di consolidare questa tendenza, perche’ il lavoro autonomo ed il terziario sono la vera fabbrica della citta’ e l’unica speranza per una intera generazione di costruirsi un futuro qui. Anche per questo con testardaggine portiamo avanti misure innovatrici e progetti lungimiranti come il primo spazio di coworking pubblico”.