Chieti. Circa duemila persone dei Comuni di Arielli, Crecchio e Poggiofiorito sono state evacuate a causa delle operazioni di rimozione dell’ordigno bellico scoperto nei giorni scorsi in un campo agricolo di Poggiofiorito: ad intervenire sono stati gli artificieri dell’Esercito dell’undicesimo Reggimento Genio Guastatori di Foggia, unità specialistica alle dipendenze della Brigata “Pinerolo”, che hanno provveduto al disinnesco e alla neutralizzazione di un bomba d’aereo di fabbricazione inglese ad alto esplosivo del peso di 250 libbre, risalente al secondo conflitto mondiale.
La delicata operazione, condotta sul campo da un team di artificieri specialisti, ha previsto la rimozione della spoletta di testa e il trasporto, per la definitiva neutralizzazione, in un’area idonea individuata in una cava di Canosa Sannita (Chieti), dove la bomba è stata fatta brillare.
Impegnativa anche la fase preparatoria, durante la quale sono state messe in atto le imponenti misure di mitigazione del rischio, necessarie a scongiurare gli effetti causati da un’eventuale detonazione accidentale, con lo sgombero di un’area di 1.600 metri di raggio dal punto di ritrovamento del residuato. Il Prefetto di Chieti ha disposto la costituzione di un Centro Operativo Misto (COM) presso la sede del Comune di Orsogna (Chieti), a partire dalle 6, a supporto delle decisioni e degli interventi tecnici necessari allo svolgimento delle operazioni. Come luogo di temporanea accoglienza per la popolazione è stato individuato il Palazzetto sportivo di Lanciano (Chieti).
Alle operazioni di sgombero e all’assistenza della popolazione ha collaborato la sezione di Chieti della Croce Rossa Italiana.