Pescara. L’aeroporto d’Abruzzo questa mattina e’ stato lo scenario di una simulazione di attentato a mezzo bomba. Uno scenario alquanto realistico che ha visto esplodere con fumo e calcinacci un ordigno nella zona del check-in dello scalo aeroportuale. La simulazione rientra nei protocolli previsti dal piano di sicurezza aeroportuale e prevede l’attuazione in tempi brevissimi di tutta una serie di interventi finalizzati a mettere in sicurezza i passeggeri e le persone che sono in aeroporto al fine di scongiurare ulteriori ipotesi di rischio. Subito dopo l’esplosione sono arrivati i veicoli dei Vigili del Fuoco del distaccamento aeroportuale, la Polizia di Frontiera, gli Artificieri della Polizia di Stato, i Carabinieri, i Finanzieri, i Vigili Urbani e gli Operatori del 118 di frontiera. Sono stati attivati tutti gli enti preposti che, ognuno per le proprie competenze, si sono prodigati nel dare il proprio supporto nello scenario dell’esplosione simulata cercando di identificare un possibile attentatore e di mettere in sicurezza la zona rossa. I passeggeri e tutto il personale aeroportuale sono stati fatti evacuare come previsto dal piano di sicurezza aeroportuale. Tutte le operazioni finalizzate alla messa in sicurezza dell’aeroporto sono state dirette e coordinate dal dirigente della Polizia di Frontiera Dino Petitti unitamente alle autorita’ competenti. Petitti ha espresso grande soddisfazione per l’andamento di tutta la simulazione. “L’operazione che si e’ svolta oggi in aeroporto in condizioni di massima sicurezza – ha detto Petitti – rappresenta un importante elemento di valutazione dell’efficienza della macchina della sicurezza. Attraverso la simulazione di questa mattina abbiamo verificato la velocita’ dei tempi di intervento delle forze dell’ordine congiunte e degli enti aeroportuali”.
Alle ore 10.00 una chiamata di emergenza da parte del personale di servizio della piattaforma “Posidonia”, al largo della costa prospiciente Francavilla al mare, tramite Numero Blu 1530, lancia l’allarme: si e’ verificata un’esplosione a causa della collisione di un’unita’ denominata “Alfa” con un lato della struttura e due persone sono bloccate dall’incendio. E’ questo il primo scenario ipotizzato dalla Guardia Costiera di Pescara con cui ha avuto inizio una complessa esercitazione in mare. Le operazioni sono state coordinate dalla sala operativa della Capitaneria di porto con la collaborazione dei mezzi dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Polizia di Stato, dei Vigili del Fuoco e del Servizio 118, unitamente ai volontari della Croce Rossa di Giulianova e della Scuola Sub Loto. Alla prima emergenza e’ stato aggiunto un altro scenario per rendere ancora piu’ articolata l’esercitazione, ovvero una chiamata di soccorso da parte dell’unita’ “Bravo” con cinque persone di equipaggio che, a causa del contatto con la piattaforma “Posidonia”, veniva anch’essa investita dall’incendio conseguente all’esplosione e gli stessi si vedevano costretti ad abbandonare il mezzo. Sono stati effettuati dei verricellamenti dalla piattaforma e recuperati i naufraghi via mare, ponendo in essere anche tutte le previste operazioni anti-inquinamento. Una squadra del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, imbarcata su una motovedetta, procedeva all’ispezione della struttura della piattaforma, anche per verificare la presenza di eventuali ulteriori persone rimaste intrappolate dall’incendio. Contestualmente il 118 predisponeva un doppio Posto Mobile Avanzato, in porto e in aeroporto, pronti ad accogliere i naufraghi recuperati e a prestare loro le prime cure del caso. Per regolare il traffico in entrata/uscita dal porto commerciale di Pescara si predisponeva una pattuglia di vigilanza esterna della Capitaneria, coordinata dal Nostromo e l’intervento di una pattuglia della polizia municipale. “Esercitazioni come quella odierna, che ha visto coinvolti motovedette, velivoli e mezzi terrestri, con un grande dispiego di personale anche volontario, si inserisce nell’ambito della pianificazione delle attivita’ addestrative operata ogni anno – spiegano dalla Direzione Marittima di Pescara – e sono finalizzate a coinvolgere la Guardia Costiera e gli altri Enti cooperanti chiamati ad intervenire, che si ringraziano per la preziosa collaborazione e la prontezza d’intervento, per implementare le procedure da mettere in atto nelle vere situazioni di emergenza, fronteggiando con prontezza la piu’ ampia varieta’ possibile di eventi critici, nonche’ per affinare ulteriormente la sinergia tra gli operatori coinvolti nella gestione delle emergenze portuali”.