Dal 23 dicembre 2014, giorno in cui è entrata in vigore la legge 190, il mercato delle auto d’epoca è entrato nella sua epoca più buia. Prima di questa data, infatti, le autovetture con più di vent’anni potevano godere delle riduzioni di bollo previste per le auto d’epoca, attraverso l’iscrizione ad un registro di auto storiche. La procedura non era semplice, anzi era anche piuttosto laboriosa, ma per un appassionato rappresentava una tappa obbligata per vedersi riconoscere d’interesse storico e collezionistico la propria autovettura o motociclo. Tanti hanno conservato in garage la loro prima autovettura, comprata con immani sacrifici proprio nel periodo in cui hanno preso la patente, in attesa di vedersi certificato questo sorta di status. Ma dal 23 dicembre 2014 il parlamento ha deciso di cancellare questo beneficio e di riconoscere d’epoca solo autovetture e motocicli che hanno superato i 30 anni d’età. Quali le ragioni? Probabilmente perché si è abusato di questa normativa di iscrizione nei registri storici. Non era raro, infatti, trovare fuoristrada o autocarri da lavoro classificati d’epoca. Di contro, però, in tanti si sono lamentati di questa abolizione che non tiene conto dei veicoli davvero di interesse storico e collezionistico. L’ACI, in primis, si era schierata in difesa di un registro di auto storiche che in parte prescindesse dall’età e che tenesse invece conto anche di fattori come il numero dei pezzi prodotti e degli esemplari ancora in circolazione. Ma com’è la situazione oggi? Quasi tutte le regioni hanno adottato la legge nazionale, ma alcune hanno dimostrato di avere più sensibilità di altre su questo tema, istituendo una sorta di scontistica del bollo. Lombardia, Emilia Romagna e Provincia autonoma di Trento, ad esempio, sono tra le poche a conservare queste agevolazioni. Siccome le normative sono tante e intricate, l’ACI ha da poco rilasciato un documento di sintesi che spiega in maniera semplice ma esaustiva tutte le esenzioni e le normative in tema di auto d’epoca. Alleghiamo le immagini in calce all’articolo. @francescoproia – consulente automobilistico Delegazione ACI di Avezzano