L’Aquila. Uno dei tre filoni dell’inchiesta della procura della Repubblica dell’Aquila, riguarderebbe a quanto si è appreso in serata interventi del Masterplan per il territorio di Lettomanoppello (Pescara), paese d’origine di D’Alfonso. Filone che si aggiunge a quelli relativi ad appalti per la ricostruzione di palazzo Centi all’Aquila e di alloggi popolari a Pescara. In una nota diffusa nel pomeriggio, D’Alfonso aveva parlato invece di una richiesta di proroga delle indagini relativa alla “città di Penne (iscritta nel registro delle notizie di reato in data 18/11/2015)”. Intanto sono emersi i nomi degli altri indagati: Virgilio Basile, presidente Ater pescarese, Paolo D’Incecco, dirigente della Provincia di Pescara, Enrico Di Paolo, Tino Di Pietrantonio, geometra di Lettomanoppello, Carmine Morelli, ingegnere responsabile dell’ufficio manutenzione dell’Ater di Pescara.
Indagini, perquisizioni domiciliari e sequestri di documenti su tre appalti gestiti dalla Regione Abruzzo. L’inchiesta è della Procura della Repubblica dell’Aquila che indaga per corruzione, turbativa d’asta e abuso d’ufficio. Coinvolto, in due filoni, il presidente della Giunta regionale, Luciano D’Alfonso che si è detto “totalmente estraneo alle vicende” auspicando “una loro rapidissima definizione” e sottolineando la fiducia nella magistratura. Nell’inchiesta entrano altre 12 persone, tra collaboratori interni ed esterni all’Ente, e imprenditori.
Oltre a quello di Palazzo Centi, nel quale D’Alfonso ha precisato di non essere coinvolto, gli altri due filoni sono relativi a lavori preventivati per l’Azienda territoriale per l’ edilizia residenziale (Ater) di Pescara, e, da quanto appreso, a interventi previsti dal Masterplan a Lettomanoppello (Pescara), paese d’origine di D’Alfonso.
In una nota diffusa nel pomeriggio, il governatore aveva parlato invece di una richiesta di proroga delle indagini relativa alla città di Penne (Pescara). Sull’inchiesta, coordinata dal nuovo procuratore capo Michele Renzo e dal pm Antonietta Picardi, c’è il massimo riserbo: secondo quanto trapelato, si annunciano a breve sviluppi con altri filoni. A portare alla luce le inchieste è stato un blitz dei Carabinieri dell’Aquila, che indagano insieme alla squadra Mobile della Polizia di Pescara, nella sede della Giunta a Palazzo Silone nel capoluogo abruzzese, negli uffici del settore Patrimonio. Blitz che ha portato al sequestro di documenti relativi alla gara per la ricostruzione di palazzo Centi. Sono sette gli indagati su questo appalto da 13 milioni di euro nel quale, secondo l’accusa, ci sarebbe stato il tentativo di favorire la Icet Engineering di Castelli (Teramo), che è arrivata terza nella gara. La commessa, dopo un lungo iter, è stata aggiudicata alla Edil Costruzioni Generali Srl di Isernia che ha operato un ribasso del 35%. Sulla vicenda interviene il vicepresidente della Giunta regionale, Giovanni Lolli, che spiega: “Le tre inchieste non riguardano il vertice politico, sono convinto che per la commissione di gara di Palazzo Centi e per i due appalti di Penne e Pescara, sia stato fatto un buon lavoro, salvo quanto accerterà la magistratura nella quale abbiamo molta fiducia”.