Teramo. La città resta senza gas e i teramani tempestano di chiamate i vigli del fuoco. Da ieri sera, a causa di un guasto alla centrale di distribuzione, si è interrotta la fornitura in un’ampissima zona fra Villa Pavone e Torricella per un totale di oltre venticinquemila utenze. I tecnici della società che gestisce il gas, insieme ai vigili del fuoco hanno lavorato tutta la notte per cercare di riparare il guasto, che ha paralizzato impianti di riscaldamento, caldaie per acqua calda e fornelli per molte ore. Al centralino dei vigili del fuoco sono arrivate migliaia di telefonate, alcune anche dai toni alti poiché molte famiglie ma anche ristoranti, pizzerie e locali hanno avuto problemi proprio all’ora di cena. Il personale in servizio ha fatto il possibile per rassicurare sull’accaduto. Niente problemi ne black out all’ospedale Mazzini dove un generatore di emergenza ha garantito la perfetta funzionalità della struttura e dei reparti. Il sindaco della città, Maurizio Brucchi, ha subito aperto il Com di protezione civile che resterà operativo per tutta la durata dell’emergenza. Dalle prime informazioni sembra che per riparare il guasto definito “anomalo” dagli stessi tecnici ci vorrà qualche giorno. I tecnici raccomandano la massima attenzione in casa, soprattutto agli anziani e invitano a controllare bene la chiusura e la messa in sicureza dei rubinetti del gas, chiudere bene i fornelli e controllare che siano serrati, soprattutto se sono stati utilizzati al momento della mancanza improvvisa di gas. Le operazioni di ripristino dell’erogazione saranno complesse e richiederanno tempo. Se ieri sera qualcuno era riuscito a cucinare con appena un filo di gas, stamane la maggioranza delle utenze non aveva piu’ erogazione. Per agevolare tali operazioni di ripristino nel piu’ breve tempo possibile la prefettura si appella ai cittadini, chiedendo di chiudere la valvola di intercettazione del gas metano posta a monte del contatore (misuratore) di ogni singola utenza. L’invito e’ esteso ai residenti che usano impianti centralizzati e agli amministratori di condominio. Da domani, i tecnici effettueranno verifiche presso le singole utenze, per accertare l’avvenuta chiusura dell’alimentazione dei contatori. Intanto per fronteggiare l’emergenza e garantire pasti caldi a chi non può provvedere da solo è in arrivo una cucina mobile della protezione civile in grado di distribuire 750 pasti l’ora, con la possibilità di consegna a domicilio specie per anziani e malati con un servizio a cura delle associazioni di volontariato.