Teramo. L’assessore alla Mobilità Marco Di Carlo interviene nel dibattito aperto negli ultimi giorni sul traffico al bivio Bellocchio, punto nevralgico della viabilità cittadina. Al centro della discussione la proposta di una rotatoria, ipotesi che l’Amministrazione comunale non intende seguire.
“L’obiettivo fondamentale” spiega Di Carlo, “è risolvere il problema, ormai atavico, della congestione del traffico in corrispondenza del bivio Bellocchio. Non esistono studi che dimostrino l’efficacia di una rotatoria. A Martinsicuro, ad esempio, il ricorso a questo tipo di infrastruttura non è servito. In altri comuni è stato causa di ripetuti incidenti”.
Secondo l’assessore, la strada da seguire è quella dell’innovazione tecnologica: “Siamo convinti che lo snellimento definitivo del traffico possa arrivare solo da impianti semaforici innovativi, progettati grazie alle moderne tecnologie digitali e all’utilizzo dell’intelligenza artificiale. Il loro funzionamento” precisa, “si basa infatti sulla valutazione del volume di traffico e sulla possibile presenza di code. L’attivazione prevede tempistiche modulabili giornalmente o settimanalmente, in base alla proiezione esatta dei flussi veicolari”.
Una scelta che, secondo Di Carlo, segna una svolta rispetto al passato: “Finalmente si ha a disposizione una soluzione non fondata su dispositivi empirici e spesso solo di facciata, ma su strategie tecnologiche capaci di valutazioni oggettive. Nessuno mai, prima di noi, aveva creduto sulle reali possibilità di affrontare e sciogliere la problematica senza un cantiere da dover aprire. Questa Amministrazione, al contrario, ha investito risorse per analizzare la questione e trovare un rimedio certo”.
Non solo tecnologia, ma anche decoro urbano. “A ciò si aggiunga l’arrivo di un migliore arredo urbano e di nuovi spartitraffico”, dice l’assessore, sottolineando come ogni scelta sia stata compiuta “nella consapevolezza che bivio Bellocchio è la vera porta verso il sud e verso Roma. Per questo deve essere tenuto nella massima considerazione”.
“Siamo in attesa che l’ultimo tratto della Teramo Mare arrivi a completare una direttrice strategica,” conclude, “indispensabile per il turismo, il commercio e la mobilità extraurbana”.