Silvi. Il bimbo autistico di dieci anni che era stato escluso dalla cerimonia collettiva per la sua Prima Comunione, riceve le scuse del parroco ed un invito speciale.
Andare a Roma a trovare Papa Francesco. Finisce con le scuse del parrocchia e del vescovo di Teramo la vicenda del bambino che su ordine del prete della sua parrocchia si era dovuto separare dagli altri 40 ragazzini che domenica hanno ricevuto la Prima Comunione a Silvi.
Tutto ha avuto inizio con la caduta accidentale di un cero durante le prove della cerimonia.
Ora lo stesso parroco, don Antonio Iosue, lo ha invitato ad andare a Roma il 17 giugno in Vaticano.
Gli altri genitori sono stati, da subito, solidali con la mamma e il papà del ragazzo autistico. Sono rimasti senza parole quando hanno saputo della proposta del prete di sistemarlo in una cappella, del rifiuto della famiglia e del trasloco della comunione in un’altra parrocchia che si trova a 5 chilometri di distanza da quella della loro comunità religiosa.
Tantissime persone, racconta il Messaggero, hanno raggiunto il bimbo per stargli accanto nella cerimonia in solitaria.
C’erano le maestre, gli insegnanti di sostegno, i vicini di casa, amici e parenti.
Le scuse sono arrivate prima da don Antonio, e poi dal vescovo di Teramo e Atri, Lorenzo Leuzzi.
Dalle scuse all’invito ad andare tutti insieme a Roma a trovare il Papa nella sala Paolo VI, all’interno della Santa Sede.