Teramo. “Lascio la Presidenza del BIM con la consapevolezza di aver fatto cose diverse da ciò che ci si aspettava, sapendo di non aver tradito mai la mia natura pur di evitare le critiche, convinto che l’uomo del fare non poteva limitarsi a sedere su una poltrona e “non fare”. Il Consorzio, costituito da 26 Comuni, è stato utilizzato come un bancomat negli anni passati, ma la mia idea era un’altra, pensavo ad un ente più rapido, con una seria progettazione e pianificazione delle azioni strategiche, la centralità degli aspetti culturali,
l’autorevolezza da conquistare sui tavoli nazionali, una comunicazione efficace e pianificata e un’ampia e condivisa partecipazione alle scelte. Probabilmente tutto ciò non è stato compreso”.
Così conclude la lunga lettera con cui, questa mattina, Giuseppe D’Alonzo ha rassegnato le proprie dimissioni da presidente del Bim Tordino Vomano di Teramo, il consorzio Comuni delle valli intorno ai due fiumi.
“Viviamo un periodo di grandi cambiamenti, in cui è vitale un approccio progettuale per dare ai territori speranza e la visione di un futuro di rinascita e riscatto”, si legge nella lettera. “Ho vissuto la mia esperienza politica con passione e disponibilità, basandomi essenzialmente su tre capisaldi per la mia azione amministrativa: responsabilità, lealtà e concretezza. I ruoli che ho ricoperto nell’ambito della gestione pubblica sono stati tanti e di spessore, e li ho vissuti con grande senso di responsabilità, agendo sempre nell’interesse collettivo, insistendo su situazioni che sarebbero apparse irrisolvibili ai più, nello spirito di chi si mette a disposizione dei cittadini, di una intera
comunità, senza dribblare difficoltà e ostacoli, assumendomi responsabilità personali, con coraggio, sempre nel rispetto delle regole. Questo senso di responsabilità l’ho avuto anche nei confronti della politica, con correttezza
e lealtà, valori che segnano il mio percorso umano e politico. Ho difeso la mia identità anche nei momenti più bui, quando sarebbe stato più facile lasciarsi andare a facili vendette, ho sempre pensato che il rispetto per chi
mi ha scelto passasse anche per l’impegno a discutere e condividere idee, progetti e visioni nell’ambito politico che mi ha sempre caratterizzato”, conclude D’Alonzo.