Sulmona. “In merito all’applicazione dello stralcio parziale delle cartelle esattoriali, emesse tra il 2000 e il 2015 di importo inferiore a 1000 euro, il Comune non deve aderire in nessun modo alla misura”, ha chiarito l’assessore al Bilancio, Katia Di Marzio, “perché la norma prevede automaticamente l’eliminazione di sanzioni e interessi per i debiti di importo residuo, fino a 1000 euro, riferiti all’arco temporale 2000-2015. Pertanto, questa amministrazione non opponendo il diniego allo stralcio, ha ritenuto di mantenere la scelta fatta dal Governo per garantire ai contribuenti un alleggerimento fiscale”.
“Relativamente a quest’ultimo aspetto, bisogna fare attenzione”, ha precisato l’assessore, “perché alleggerimento debitorio non significa condono, in quanto adottando questa scelta abbiamo cercato di venire incontro alle esigenze dei contribuenti, ma di contro auspichiamo che gli stessi prendano consapevolezza che nell’immediato è indispensabile il regolare pagamento delle imposte. In premessa abbiamo valutato che non sussistono impatti rispetto all’applicazione della misura; è stata effettuata un’analisi in merito ad una situazione piuttosto complessa, considerato l’arco temporale 2000-2015, l’accertamento ha rilevato che il 95% di questi ruoli al di sotto della soglia di 1000 euro si riferisce ad imposte dovute dal 1996 al 2012, quindi oltre dieci anni fa. L’ambito è quello relativo all’Ici per annualità antecedenti il 2009”.
“Nonostante la valutazione complessa e valutata l’assenza di impatti sul Bilancio, questa Amministrazione, considerato l’attuale contesto socio-economico, ha ritenuto di venire incontro alle difficoltà dei contribuenti, applicando lo stralcio parziale delle cartelle esattoriali, con l’obiettivo di raggiungere indicatori di normalità nel pagamento dei contributi”, ha concluso la Di Marzio.