L’Aquila. L’Abruzzo si mobilita contro gli incendi che stanno devastando la regione dei parchi e non lo fa solo con mezzi e uomini. ‘Basta roghi, facciamoci sentire!’. E’ questo il grido che arriva dai social network lanciato direttamente dalle grandi associazioni ambientaliste Legambiente e Wwf che terranno un “sit-in con conferenza stampa per chiedere un impegno straordinario contro gli incendi che stanno devastando la regione verde d’Europa’. L’appuntamento è per sabato 2 settembre alle 10.30 in piazza Sacro cuore a Pescara. Per le adesioni scrivere a [email protected].
Gran parte dei roghi sono di natura dolosa ed, inoltre, è stato appurato che gli inneschi rinvenuti in Abruzzo e nel vicino reatino sono della medesima fattura. Ciò porta a supporre che dietro gli incendi possano celarsi una stessa mente e, nel contempo, una stessa mano criminale. C’è chi ha parlato di ‘business degli incendi’. Ma è chiaro che ai più resta difficile comprendere se una qualunque somma di denaro giustifichi il grande scempio di cui le montagne abruzzesi sono divenute teatro. E soprattutto chi, come e perché guadagna con gli incendi. Coldiretti parla di danni inestimabili alla flora, alla fauna, ma anche al turismo e all’economia. Una regione, dunque, di nuovo in ginocchio che già faceva fatica a rialzarsi dopo il terremoto e la grande nevicata che solo qualche mese fa l’avevano messa a dura prova. All’emergenza incendi si aggiunge quella della siccità, l’acqua viene prelevata in dighe, laghi e bacini che sono quasi a secco. E poi come non pensare a chi mette a rischio la propria vita per salvare quella altrui o resta vittima delle calamità naturali. Difficile cancellare dalla mente la tragedia di Rigopiano, quella dell’elicottero caduto a Campo Felice e di tutti coloro che hanno perso la vita. E ancora un pensiero va a tutti gli uomini vigili del fuoco, protezione civile, militari e volontari che oggi combattono per domare le fiamme e salvare il salvabile. In questo momento l’Abruzzo intero è con il fiato sospeso per il giovane volontario di Pettorano sul Gizio colpito da un masso sul Morrone proprio durante le operazioni di spegnimento.
Le inchieste ora serviranno a far luce e a scovare, si spera, gli infami responsabili. Intanto qualche amministrazione comunale, come quella di Torricella Sicura, ha messo una taglia sui piromani offrendo tremila euro a chi fornisca informazioni utili. Insomma l’Abruzzo forte e gentile è stato colpito ancora una volta e ancora una volta dovrà lottare con le unghie e con i denti per difendersi e rialzarsi dall’ennesima emergenza. @fededimarzio84