L’Aquila. “L’amministrazione comunale dell’Aquila, con il nuovo bando per i buoni spesa aperto lo scorso 8 maggio, e che dopo una settimana si chiude oggi, ha cercato di mettere riparo alle gravi discriminazioni contenute in quello precedente attraverso l’inserimento di “ulteriori criteri” che il Tar ha giudicato illegittimi. Purtroppo però nella formulazione della domanda ha commesso nuovamente degli errori”. Lo afferma Rete Solidale L’Aquila.
“Nell’intestazione del nuovo bando, infatti, si precisa che la domanda è per “non residenti”. Il Comune, quindi, nel suo primo bando per buoni alimentari aveva escluso i cittadini extracomunitari possessori di permesso di soggiorno breve (fino a 5 anni), e li continua a escludere anche adesso, visto che gli stessi sono quasi tutti residenti all’Aquila. Così quindi continua a discriminarli e va incontro a nuovi ricorsi che perderà, visto l’orientamento espresso dal Tar nella precedente pronuncia” spiega Rete Solidale L’Aquila. “Paradossale, dunque, che il nuovo bando sia stato fatto proprio per includere anche chi aveva fatto il ricorso, e cioè sette cittadini stranieri residenti all’Aquila, e che proprio loro potrebbero rimanere esclusi, insieme a tante altre persone che vivono, abitano e lavorano in città da tempo”.
“In più molti cittadini italiani residenti all’Aquila, aventi diritto anche nel primo bando, non hanno effettuato domanda. Un fenomeno piuttosto vasto, vista la scarsa pubblicizzazione del bando da parte dell’ente e la difficoltà di compilare correttamente il form, che è disponibile esclusivamente online. Una criticità dirimente purtroppo, che incide sopratutto su chi vive in povertà e/o è anziano, ossia i principali destinatari del bando” continua Rete Solidale L’Aquila.
“Chiediamo allora all’amministrazione comunale per rimediare al suo errore e in auto-tutela di considerare valide in primis le domande dei cittadini stranieri residenti discriminati nel primo bando, ma anche quelle degli italiani che non hanno fatto domanda nel primo bando e di procedere così tramite la graduatoria fino al totale esaurimento dei 100mila euro a disposizione” conclude.


