Kyev. Sono passati sei mesi da quando i primi carri armati russi sono entrati in Ucraina e una foto come questa ai tempi era a dir poco impensabile.
I carrarmati sovietici in tre giorni dovevano conquistare l’Ucraina e sfilare per le strade di Kyev, ma dopo che la resistenza ucraina li ha ridotti in rottami sono diventati delle attrazioni per i più piccoli. Se si ripensa ai primi giorni di guerra, quando la Russia aveva raggruppato migliaia di carrarmati ai confini con l’Ucraina, questa foto ha del surreale. In molti prevedevano che Kyev in pochi giorni sarebbe caduta nelle mani russe e invece, grazie alla resistenza e alle armi occidentali, soprattutto ai lanciamissili portatili Javelin che in quella prima fase del conflitto sono stati decisivi, i carrarmati sovietici sono stati resi inoffensivi. Oggi quel che resta dei carri armati sovietici catturati, più di 1900 secondo il ministero della difesa ucraino, sono stati esposti come trofei nella capitale ucraina, a disposizione dei bambini che possono giocarci sopra, esorcizzando in questo modo la paura della guerra, che non dovrebbe mai arrivare a toccare i più piccoli.