Chieti. Sono entrati in funzione a Chieti lo sportello di Mediazione e orientamento al lavoro e quello di Mediazione linguistico-culturale per attività di interpretariato, mediazione e accompagnamento ai servizi territoriali. Le due iniziative, promosse dal Comune in coordinamento con altre associazioni ed enti del territorio, nell’ambito del Progetto di Pronto Intervento Sociale “PrInS” che vede la sinergia fra Amministrazione comunale e associazioni del terzo settore per la creazione di una rete di servizi per il contrasto della povertà, è finanziato con 134.000 euro di fondi Pon Inclusione per interventi di contrasto agli effetti del Covid.
Lo sportello del lavoro è a cura de il Sole Cooperativa Sociale, quello di mediazione linguistica e culturale è a cura dell’associazione TeAtelier. Lo sportello di mediazione e orientamento al lavoro è aperto il martedì dalle ore 9 alle ore 12 in Viale Benedetto Croce 305 a Chieti Scalo. Quello di mediazione linguistico-culturale è aperto il martedì e il venerdì dalle ore 10 alle ore 12 in via San Francesco d’Assisi n.15 a Chieti Scalo. I recapiti telefonici sono 0871/1862340 – 379/1289792.
“Si tratta di un servizio gratuito e rivolto a tutti i cittadini”, dicono il sindaco Diego Ferrara e l’assessore alle Politiche Sociali Mara Maretti. “In poco più di un mese il progetto comincia a operare sul territorio, come avevamo annunciato presentando la cordata, nata per dare risposte a una fascia di cittadini che spesso sfugge alle statistiche ufficiali, perché si è impoverita improvvisamente e, dunque, non è immediatamente raggiungibile dai servizi sociali. Con questa e le altre attività di progetto”, aggiungono, “accorciamo le distanze, fornendo servizi. Lo facciamo attraverso le associazioni partner che operano quotidianamente nella realtà cittadina e hanno maturato esperienze e competenze che sicuramente sono il valore aggiunto della nostra progettazione”.
“Il Comune, grazie a progetti come questo, riesce ad ascoltare e a intervenire, anche con poche ma preziose risorse che non sono assistenza, generando opportunità di inclusione. Oltre a potenziare i servizi già esistenti, come la mensa, il finanziamento”, concludono, “ci permette di strutturare un centro servizi che, nell’ultimo piano sociale nazionale, è un livello essenziale di prestazione sociale. Accanto a questo attiveremo il Pronto intervento sociale 24 ore su 24, con un numero di telefono per comunicare direttamente con l’Amministrazione e la rete delle associazioni”.