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Avviata istruttoria contro la legge regionale sulle attività di addestramento in aree protette

Redazione Centrale di Redazione Centrale
9 Ottobre 2016
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L’Aquila. Il Ministro degli Affari Regionali e le Autonomie ha avviato l’istruttoria per un eventuale ricorso di incostituzionalità per la legge n. 11 approvata dal Consiglio regionale d’Abruzzo il 5 aprile scorso”. Lo rende noto la deputata di Possibile, Beatrice Brignone che sulla legge aveva presentato un’interrogazione. Tabella Parco“In particolare” si legge in una nota diffusa dalla parlamentare ­”la legge regionale da me contestata interviene sulla legge­quadro sulle aree protette della regione Abruzzo per l’Appennino Parco d’Europa che consente di svolgere attività di addestramento, allenamento di cani e lo svolgimento di gare cinofile sul territorio del Parco regionale Velino Sirente e delle riserve regionali durante tutto l’anno”. “Nel testo dell’interrogazione ­ è un altro passo della nota ­ si chiedeva ai Presidente Renzi e ai Ministri Costa e Galletti se il Governo ritenesse opportuno valutare la sussistenza di presupposti per promuovere la questione di legittimità costituzionale, ai sensi dell’articolo 127 della Costituzione, che, a giudizio dell’interrogante, è in palese contrasto con la normativa nazionale ed europea in materia di tutela e conservazione delle Zone a Protezione Speciale. I Ministri coinvolti e la Presidenza del Consiglio hanno ritenuto che la legge regionale in vigore pone in serio pericolo la tutela di alcune specie di animali, in particolare quella dell’orso marsicano, del lupo e del camoscio appenninico, richiamando che la norma in vigore può contrastare anche l’art. 10, comma 8, lett. e) della legge quadro sulla caccia (l.n. 157/92)”. “Consentire le attività di addestramento e allenamento di cani all’interno delle aree protette e delle riserve regionali è una scelta a mio giudizio molto grave che non ha precedenti in nessun’altra regione italiana proprio perché viola le norme nazionali ed europee in materia di conservazione delle specie faunistiche presenti nelle aree protette e nelle riserve naturali. Avviare l’istruttoria per un eventuale ricorso per incostituzionalità della legge era d’obbligo” conclude la parlamentare.

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