Pescara. Sulla vicenda dello stato delle Autostrade A24 e A25 è intervenuto anche il Forum H2O che racconta come “Con il Coordinamento NoToto 2 anni fa divulgammo – credo per primi in Italia – sia la Convenzione che il Piano Economico Finanziario (PEF) di un’autostrada, con tutti gli allegati, grazie alle nostre fonti. Oltre alla questione della manutenzione ordinaria ci sono molti aspetti che a nostro avviso andrebbero approfonditi”, chiarisce Augusto De Sanctis del Forum H2O. ”Faccio alcuni esempi. Che fine hanno fatto le quattro aree di servizio – due delle quali a Roccacasale – che Strada dei Parchi avrebbe dovuto realizzare entro il 2013 secondo il PEF, utili anche ai fini della sicurezza soprattutto d’inverno? Oppure il fatto che sempre per quella data era previsto il completamento delle recinzioni per evitare l’ingresso degli animali vaganti quando negli ultimi anni sono assurti agli onori delle cronache ingressi in autostrada di vacche, cervi, lupi anche con incidenti gravi. Se è stata realizzata, come mai continuano ad avvenire questi fatti così gravi?
Poi ci piacerebbe conoscere le motivazioni alla base delle condizioni economico-finanziarie e delle clausole della Convenzione e del PEF, a partire dal tasso fisso riconosciuto – il 4,8% – al riconoscimento, in caso di decadenza della Concessione per gravi inadempienze di indennizzi enormi. Ci paiono condizioni contrattuali totalmente sbilanciate a favore del privato in cui sostanzialmente scompare il rischio d’impresa”. ”Rispetto poi alla condizione reale, viste le continue lamentele sullo stato dell’infrastruttura e sui servizi offerti, vorremmo capire nel dettaglio il tipo di controlli effettuati dal MIT anche rispetto all’attuazione del PEF. Sull’attuazione degli investimenti sono considerati anche i finanziamenti pubblici di cui ha usufruito questa infrastruttura? Come sono stati fatti i controlli sulla manutenzione ordinaria, straordinaria e sugli investimenti? Sono state condotte verifiche tecniche? Crediamo che tutti gli enti e i portatori di interesse debbano leggere attentamente la documentazione che abbiamo divulgato e chiedano conto al Ministero delle Infrastrutture di tutti i particolari della vicenda”, chiude De Sanctis.