Roma. Dopo gli arresti dei vertici di Autostrade per l’Italia, fa crescere ancor più l’indignazione la notizia dell’iscrizione nel registro degli indagati dei vertici di Stradadei Parchi. Per i due concessionari le accuse ipotizzate sono le stesse: non avrebberoadempiuto agli obblighi contrattuali trascurando la manutenzione e mettendo a
rischio gli utenti che pagano fior di pedaggi.
Si tratta di notizie inquietanti che confermano in pieno ciò che il M5S denuncia da sempre e che ha spinto l’ex Ministro Toninelli a iniziare una lunga battaglia, ancora in corso, per fare in modo che l’interesse pubblico prevalga sull’interesse economico dei privati. Le infrastrutture autostradali sono un bene di proprietà dello Stato ed è inaccettabile che per anni siano state utilizzate solo per fare profitti con un cinismo che lascia senza parole. Sono da pelle d’oca le intercettazioni come il “tanto io me ne vado” dell’ex direttore centrale operativo di Aspi alla segnalazione fatta dall’ex responsabile della manutenzione sui cavi del ponte Morandi corrosi, appena un mese e mezzo prima del crollo.
Allo stesso modo, è stato agghiacciante vedere le immagini dei ferri di armatura dei viadotti della A25 completamente arruginiti e il calcestruzzo talmente ammalorato da sbriciolarsi. Bisogna ringraziare ancora una volta l’allora Ministro Toninelli che, dopo anni di completo disinteresse, ha finalmente costretto il concessionario a programmare la messa in sicurezza dell’autostrada A24-A25 e ha potenziato il sistema dei controlli.
Lo stesso Ministro Toninelli che, lo voglio ricordare, ha bloccato per la prima volta l’aumento dei pedaggi sulla A25-A25 dopo anni di sistematici incrementi dei costi per i cittadini. In attesa di sapere se saranno confermate le accuse ipotizzate di attentato alla sicurezza dei trasporti, inadempienze contrattuali e frode in pubbliche forniture nei confronti dei concessionari, non ci devono essere più titubanze. Lo Stato deve diventare quanto meno socio maggioritario di quello che è di sua proprietà per garantire ai cittadini sicurezza e giusto prezzo per il servizio.
Invito il Ministro De Micheli ad un atto di coraggio. Quanto stiamo apprendendo in questi giorni sulle gravi inandempienze dei concessionari ci deve spingere tutti a lavorare con ancora più forza per togliere le infrastrutture autostradali dalle mani di chi le ha gestite nel tempo come un bancomat e dar vita a una radicale revisione del sistema delle concessioni. Deve essere anche chiaro che nel passaggio allo Stato del controllo di Autostrade non ci possono essere regali ai Benetton, come la “buona uscita” prevista nel Piano Economico e Finanziario, fortunatamente bocciato dall’autorità di Regolazione dei Trasporti perché contava svariati miliardi in più di entrate per il concessionario privato. Allo stesso tempo, Strada dei parchi deve proseguire con la manutenzione come si sta facendo e solo dopo che il M5S è andato al Governo.
Sulle concessioni autostradali il M5S non indietreggia di un millimetro. Continueremo a sollecitare il Ministero dei Trasporti affinché si faccia finalmente vincere l’interesse dei cittadini sulla bramosia dei privati.