L’Aquila. Non si placa la polemica sull’aumento del pedaggio autostradale, con un rincaro del 13%, che dal primo gennaio 2018 è entrato in vigore su A24 ed A25, autostrade gestite dalla concessionaria Strada dei Parchi. La protesta sta riguardando non solo automobilisti e pendolari, ma anche associazioni, amministrazioni e i due governatori delle regioni coinvolte: Luciano D’Alfonso per l’Abruzzo e Nicola Zingaretti per il Lazio. Con un annuncio su Facebook, D’Alfonso ha scritto “il Ministro Graziano Delrio mi ha appena confermato l’interesse a insediare un tavolo concreto di confronto sulla vertenza pedaggi delle Autostrade Abruzzesi. In giornata ci comunicheranno ora e luogo del confronto”.
Intanto parlando di numeri, per l’Aci Abruzzo, la stangata costerà in media alle tasche degli abruzzesi circa 3.800 euro l’anno. Ma vediamo gli aumenti nel dettaglio:
Da Teramo e Roma Est (167 km) da 17,50 euro a 19,60 ( più 2.10 euro);
Da Avezzano a Roma Est (96 km) da 10,10 euro a 11,30 (più 1,20 euro);
Da Tagliacozzo a Roma Est (69 km) da 7, 30 a 8,20 (più 0,90 euro);
Da Roma a L’Aquila Ovest (117 km) da 11,60 euro a 13,10 (più 1,50 euro);
Da L’Aquila Ovest ad Avezzano (47 Km) da 4,90 a 5,50 (più 0,60 euro);
La tratta più costosa sarà quella da Pescara a Roma Est (193 km) per un totale di 23,10 euro.