L’Aquila. Deficit sanitario oltre i 92 milioni di euro nel 2025 e bilancio regionale in salita per il triennio 2026-2028. È quanto emerso ieri, 18 settembre, nel corso della commissione congiunta Bilancio e Sanità del Consiglio regionale, che ha visto l’audizione dell’assessora alla Sanità, Nicoletta Verì.
“Come avevamo ampiamente annunciato mesi fa” ha dichiarato il capogruppo del Partito Democratico, Silvio Paolucci, “anche per gli anni a venire il bilancio della Regione sarà pesantemente condizionato dal ripianamento del deficit della sanità. La Verì, con i dati al 30 giugno, ha indicato una cifra imponente per il 2025: oltre 92 milioni di euro al momento”.
Assente l’assessore al Bilancio, Mario Quaglieri, “al quale avremmo voluto chiedere che tipo di strategia applicherà l’esecutivo per recepire le somme necessarie a coprire gli enormi tagli che hanno riguardato non solo la sanità”, ha aggiunto Paolucci. “Resta una situazione drammatica, causata da una mancanza di governance e di soluzioni efficaci da parte del governo regionale”.
Secondo il capogruppo dem, gli effetti dei tagli si stanno già facendo sentire: “Non solo nel taglio di prestazioni e servizi e nell’aumento delle tasse per la comunità, ma anche nella perdita di fondi per la cultura, il sociale, i trasporti, lo sport, l’agricoltura, i parchi e le riserve”.
Altro punto critico riguarda il bilancio di previsione 2026. “Parte già in salita” ha sottolineato, “dovranno essere accantonati 104 milioni di euro ogni anno per il prossimo triennio 2026-2028, mentre lo scorso anno la cifra era di appena 20 milioni”.
Paolucci ha quindi ricordato come il 2024 sia stato “un anno di lacrime e sangue, caratterizzato dal peggioramento certificato di tutti i livelli assistenziali, in particolare quelli della prevenzione e della sanità territoriale”.
“Senza certezze, come temiamo da tempo, l’Abruzzo rischia davvero un nuovo commissariamento. Non è pensabile far passare questa situazione come normale o comune ad altre regioni. Al momento abbiamo deficit e un’edilizia sanitaria che non decolla, persino per le risorse del Pnrr”, conclude il capogruppo dem.
Sulla vicenda è intervenuto anche il Movimento 5 Stelle. “Una voragine enorme che conferma quanto abbiamo sempre detto: il sistema sanitario, sotto la gestione di Marsilio e dell’assessore Verì, è stato portato al collasso”, hanno dichiarato il capogruppo Francesco Taglieri e la consigliera Erika Alessandrini.
“La scelta di rifinanziare il disavanzo con le tasse dei cittadini si sta rivelando un cappio al collo per l’intera comunità” hanno aggiunto, “dei 175 milioni di euro derivanti dalle maggiori entrate fiscali, ben 104 milioni dovranno essere accantonati nei prossimi tre anni per coprire i disavanzi, lasciando pochissimo margine per servizi, investimenti e politiche di sviluppo. In pratica, gli abruzzesi stanno pagando di tasca propria l’incapacità della Giunta Marsilio di governare la sanità”.
Per i consiglieri pentastellati “mentre la sanità sprofonda, il resto del bilancio regionale è paralizzato: trasporto pubblico, cultura, sociale, sport, ambiente e persino parchi e riserve naturali subiscono tagli pesanti che restano tutti confermati”.
Taglieri e Alessandrini hanno poi puntato il dito sull’assenza di Quaglieri in commissione: “Non abbiamo avuto la possibilità di ascoltare l’assessore al Bilancio. Le preoccupazioni nostre e quelle dei cittadini restano immutate”.
“La verità” hanno concluso, “è che la maggioranza di destra ha spolpato le casse della Regione per tentare di mettere una pezza a un buco che loro stessi hanno creato, sacrificando tutti gli altri settori strategici per la vita dei cittadini. Questa destra ha impoverito l’Abruzzo, lasciandolo senza prospettiva e senza futuro. È tempo che la Giunta Marsilio si assuma le proprie responsabilità davanti agli abruzzesi, che chiedono certezze per il futuro e non operazioni spot estemporanee”.