A illustrare i dettagli sono stati il rettore dell’Università dell’Aquila Fabio Graziosi; la rettrice del GSSI Paola Inverardi; e la psicologa Daniela Senese, responsabile della Casa delle Donne della Marsica per la Cooperativa Sociale Be Free e coordinatrice dello sportello.
Lo sportello funzionerà due giorni a settimana: il giovedì dalle 15:30 alle 18:30 nel polo UnivAQ di Coppito (stanza 0.17 dell’Unità di Crisi/Medialab, alle spalle dell’edificio Alan Turing) e il venerdì dalle 11:00 alle 14:00 nella sala S1-G1 dell’edificio Mariani del GSSI (piano -1, sala medica).
Le operatrici interverranno mediante l’attivazione di percorsi personalizzati, che terranno conto delle esigenze delle vittime, offrendo una valutazione del rischio calibrata sulla loro storia e sui loro vissuti, e tenendo conto di eventuali forme multiple di violenza e discriminazione basate sulla combinazione tra genere ed altri fattori differenziali quali età, abilità, etnia, background socioeconomico, etc.
Ci sarà la possibilità di mettersi in contatto con lo sportello anche telefonicamente o per email (i contatti sono in calce al comunicato stampa).
Lo sportello collaborerà anche con i Comitati Unici di Garanzia delle università per progettare e implementare percorsi di formazione e sensibilizzazione su violenza di genere, cultura del consenso, e contrasto al linguaggio d’odio.
- analizzare bisogni e domanda
- valutare motivazioni e rischi
- informare su diritti e procedure
- orientare ai servizi attivi sul territorio e presso le università (Centri Anti-Violenza; Consigliere di Fiducia)
Questa iniziativa va ad aggiungersi alle tante già messe in campo dall’ateneo sui temi della parità di genere, del contrasto alla violenza e agli stereotipi di genere, dal Comitato unico di garanzia alla Consigliera di fiducia, dalle carriere alias al Pinkamp. Il nostro è un approccio orientato alla prevenzione, dobbiamo essere in grado di accogliere tempestivamente richieste di intervento qualora ci siano episodi di violenza conclamata”.
“Sappiamo bene che ci sono le criticità a livello nazionale che a tratti assumono una forma emergenziale, ma per noi lo Sportello deve essere soprattutto uno strumento di prevenzione e di formazione proattivo, e sarà anche l’occasione per discutere di questi temi in modo franco, un luogo per ribadire l’importanza del rispetto della libertà altrui” dichiara la rettrice del GSSI Paola Inverardi “Inoltre, per noi del GSSI lo Sportello assume un’importanza ancora più significativa: con oltre il 43 per cento degli studenti internazionali, provenienti da culture e sensibilità sulle differenze e violenze di genere molto diverse, rappresentiamo una realtà complessa, ecco quindi che lo Sportello assume una importanza fondamentale”.
“Uno sportello antiviolenza dentro gli spazi universitari” afferma Daniela Senese della cooperativa BeFree “non è semplicemente un ufficio, un servizio accessorio o un progetto in più da aggiungere all’offerta didattica e sociale. È, al contrario, un punto fermo per la libertà e la dignità di ogni persona che vive e lavora all’interno di queste prestigiose istituzioni accademiche. L’apertura di uno spazio di questo tipo in un contesto di alta formazione e di ricerca come l’Università e il GSSI è un atto politico, etico e culturale di elevatissimo significato. Questi non sono solo luoghi di sapere professionale; sono, per loro natura, luoghi in cui nasce l’avanzamento civico, in cui si forma e si trasforma la nostra cultura, si stimola l’indagine critica e il progresso”.
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