Chieti. Rimane agli arresti domiciliari Marcello Rosato, 48 anni, il dirigente scolastico di Lanciano raggiunto nei giorni scorsi da un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari perché accusato di atti sessuali su un alunno della scuole da lui diretta e che all’epoca, fra settembre del 29017 e aprile del 2018, era minorenne, e che oggi ha 20 anni. Lo ha deciso il gip del Tribunale di Chieti Andrea Di Berardino che ha rigettato la richiesta di revoca del provvedimento cautelare presentata oggi dal difensore del preside, l’avvocato Alessandro Troilo, al termine dell’interrogatorio di garanzia.
I fatti si sarebbero verificati dentro l’ufficio di presidenza di una scuola superiore di Ortona, all’epoca diretta da Rosato, e in un appartamento dell’uomo a San Vito Chietino. Oggi il preside, che dirige un’altra scuola superiore a Lanciano, dinanzi al Gip ha respinto le accuse producendo anche documentazione, fra cui una piantina della scuola: ciò per dimostrare che eventuali atti sessuali in presidenza, sarebbero stati visibili all’esterno per via delle vetrate, da altri dirigenti per via di porte comunicanti sempre aperte e dai bidelli.