Colonnella. Slitta per l’ennesima volta il pagamento degli stipendi arretrati all’Atr. Una situazione a fronte della quale i sindacati di categoria tornano a denunciare il mancato rispetto degli impegni da parte del presidente Antonio Di Murro annunciando l’avvio di tutta una serie di azioni a partire dalla riattivazione del presidio davanti alla fabbrica.
“Solo quattro giorni fa, Antonio Di Murro, proprietario e presidente dell’Atr di Colonnella, con un comunicato stampa irriguardoso e irrispettoso nei confronti delle 150 lavoratrici e lavoratori che sta condannando alla fame e delle organizzazioni sindacali comunicava la volontà, per la prima volta in un anno, “di mantenere gli impegni assunti anche alla presenza delle istituzioni” e quindi di pagare il 20 maggio due stipendi arretrati” tuonano le segreterie provinciali di Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil “oggi, però, a ventiquattro ore dalla scadenza, l’ennesimo colpo di scena e l’invenzione di una nuova, ennesima, scusa per rimangiarsi la parola: la mancata pubblicazione del Decreto rilancio”.
Da qui la decisione di mettere in campo ulteriori forme di protesta. “Chi deve intervenire per mettere fine a questa farsa, intervenga subito. Non si possono lasciare sole 150 persone a combattere contro chi dimostra, ogni giorno che passa, di non preoccuparsi delle loro vite, degli impegni presi anche davanti le Istituzioni e del rispetto della legge” concludono i sindacati.
“Come già ampiamente anticipato, considerato che nella pec fatta pervenire oggi si dice chiaramente che non sarà rispettata la scadenza del 20 maggio, Fim, Fiom e Uilm di Teramo, al fianco di lavoratrici e lavoratori dell’Atr, attiveranno subito tutte le azioni che avevano preannunciato, compresa la riattivazione del presidio davanti la fabbrica”.