L’Aquila. È il dottore commercialista e revisore contabile, Giancarlo Alterio, già dirigente amministrativo dell’ente, il nuovo direttore generale dell’Azienda territoriale per l’edilizia residenziale (Ater) della provincia dell’Aquila.
La nomina, all’esito dell’avviso pubblicato il 17 gennaio e scaduto il 3 febbraio scorso, è stata ufficializzata oggi dal Consiglio di amministrazione, su proposta del presidente, Quintino Antidormi. Hanno votato a favore, oltre al presidente, il consigliere Luca Rocci, espressione della maggioranza di centrodestra in Consiglio regionale e con l’astensione del consigliere Angela Marcanio, in quota alle opposizioni di centrosinistra.
Si chiude così la vacatio in una postazione chiave dell’ente, coperta finora dallo stesso Alterio, nel ruolo di direttore generale facente funzione. Nella sua titolarità, Alterio sostituisce Alfredo D’Ercole, che ha lasciato l’incarico dopo tre anni, all’inizio dello scorso mese di novembre.
“Nella valutazione curriculare – commenta il presidente Antidormi – hanno avuto un peso preponderante la professionalità e l’esperienza pluriennale maturata dal candidato, qualità imprescindibili per garantire concreti benefici all’azienda. Ad Alterio desidero dunque esprimere le più vive congratulazioni”.
Tiene poi a sottolineare il presidente: “la scelta fatta dal Cda genererà anche un risvolto positivo in termini finanziari, in quanto il neo direttore era già un nostro dirigente, e questo determinerà un significativo risparmio di denaro per la nostra Ater, rispetto alla eventuale scelta di un esterno”.
Alterio, 58enne aquilano, si è laureato alla Luiss Guido Carli di Roma con il massimo dei voti, abilitato alla professione di dottore commercialista e revisore contabile dal 1994. Prima del suo approdo all’Ater provinciale dell’Aquila, nel settembre del 2021, è stato dirigente amministrativo dell’Agenzia regionale per le attività produttive (Arap) e vice direttore e istruttore direttivo contabile del Consorzio per lo sviluppo industriale dell’Aquila.
Nel bando dell’Ater si richiedeva “il possesso di idonei titoli professionali”, “la comprovata esperienza nel settore e nella direzione e coordinamento di strutture complesse”, la “pregressa esperienza professionale nella dirigenza pubblica, avendo ricoperto incarichi di direzione e di coordinamento in strutture complesse di massimo livello, con attività di direzione e di coordinamento svolta per almeno un quinquennio in strutture o società pubbliche o anche in società private di grande rilevanza e adeguato livello territoriale”.
Richiesta poi in particolare la “competenza inerente la ricostruzione post-sismica, la conoscenza delle norme in materia di appalti pubblici, di lavori e servizi, delle norme che regolano la proprietà, il condominio, l’urbanistica, l’edilizia sociale, con particolare riferimento al Codice civile, la conoscenza delle norme che regolano la fiscalità anche locale”.