L’Aquila. Si velocizzano le operazioni di ricostruzione post terremoto 2009 nel quartiere di Valle Pretara, uno dei più popolosi dell’Aquila, dove ci sono stati ritardi dovuti a lungaggini burocratiche e insufficiente disponibilità di fondi: entro la fine del 2025 saranno ultimati gli interventi in sei stabili di proprietà dell’Azienda territoriale per l’edilizia residenziale (Ater) della provincia dell’Aquila dove sono ricompresi 26 appartamenti che saranno “antisismici, moderni e confortevoli”. Dopo le prime due cominciate il 17 gennaio scorso, infatti, ieri hanno avuto inizio altre tre demolizioni in altrettanti fabbricati nel quartiere di Valle Pretara, due adiacenti ai precedenti ubicati in piazza Campo Imperatore, 2 e 3 e l’altro ubicato in via Monte Sirente, 22/26, sempre nella stessa zona. Una volta ultimata anche questa seconda fase verrà demolito anche un altro fabbricato, nello stesso quartiere, in via Pizzo Cefalone, 3.
Come spiega il Cda dell’ente, composto dal presidente, Quintino Antidormi, e i due componenti Luca Rocci e Angela Marcanio, anche in questo caso “la ricostruzione degli edifici danneggiati dal sisma del 2009 è stata possibile grazie agli incentivi fiscali del c.d. ‘superbonus rafforzato’ (Art. 119 Comma 8 ter del D.L. 34/2020 e s.m.i)”.
Le imprese impegnate negli appalti sono la Oceania S.r.l. (rete ESB Group) e la MD Leader S.r.l. che riconsegneranno fabbricati NZeb (Nearly Zero energy building), ovvero edifici a energia quasi zero.
“Siamo in prima linea per accelerare al massimo gli interventi al fine di recuperare il tempo – spiega il Cda Ater -. Stiamo lavorando a testa bassa per individuare percorsi spediti ed efficaci. Anche nel quartiere Valle Pretara verranno riconsegnate abitazioni antisismiche, moderne e confortevoli: si tratta di una tipologia di costruzione rappresentata da un elevatissimo livello di efficienza energetica che raggiungerà la classe energetica A4, il livello più alto di efficienza attualmente raggiungibile per un edificio”.
Al lavoro del Cda si affianca quello del direttore generale, Giancarlo Alterio, che “in una azione sinergica hanno iniziato a recuperare il grave ritardo nella ricostruzione del patrimonio danneggiato dal sisma grazie soprattutto alla professionalità ed alla disponibilità della struttura tecnica da poco affidata al responsabile, Giuseppe Cipollone”, sottolinea ancora il Cda.