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Ater L’Aquila: al via la ricostruzione in Piazza Campo Imperatore, 16 unità a energia quasi zero

Giorgia Agostini di Giorgia Agostini
17 Gennaio 2025
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L’Aquila. È partita stamani, con l’avvio della demolizione dei due fabbricati, la ricostruzione di due palazzine di proprietà dell’Azienda territoriale per l’edilizia residenziale (Ater) della provincia dell’Aquila, site in piazza Campo Imperatore nel capoluogo regionale, danneggiate dal sisma del 2009: l’intervento è stato possibile grazie agli incentivi fiscali del c.d. “superbonus rafforzato” (Art. 119 Comma 8 ter del D.L. 34/2020 e s.m.i).

Le opere, finanziate con un contribuito di 3,6 milioni di euro, termineranno a fine 2025. I due fabbricati sono composti ognuno da quattro appartamenti e relativi fondaci, per un totale di 16 unità immobiliari. I progetti redatti dallo Studio Masucci e dallo studio Paris Engineering verranno realizzati dall’impresa Oceania S.r.l. (rete ESB Group) e daranno vita a due fabbricati NZeb (Nearly Zero energy building), ovvero edifici a energia quasi zero.

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All’avvio dei lavori sono intervenuti, oltre al personale e ai dirigenti dell’Ater, il presidente del Cda, Quintino Antidormi, e i due componenti Luca Rocci e Angela Marcanio, che si sono insediati nei mesi scorsi. Tra i presenti anche Antonio Pantalone e Andrea Di Iorio, rispettivamente amministratore delegato e socio dell’impresa Oceania S.r.l.

L’intervento ha caratteristiche molto innovative e porterà alla riconsegna di abitazioni antisismiche, moderne e confortevoli: si tratta di una tipologia di costruzione rappresentata da un elevatissimo livello di efficienza energetica che raggiungeranno la classe energetica A4, il livello più alto di efficienza energetica attualmente raggiungibile per un edificio. Nati come edifici privi di sistemi di coibentazione, le nuove tamponature saranno realizzate in laterizio termico forato su cui verrà applicato un sistema di isolamento termico a cappotto sia sugli elementi di chiusura verticali che in copertura, in grado da eliminare i ponti termici. Le 8 abitazioni, una volta dotate di impianti termici tradizionali con caldaie a combustione e radiatori, dopo la ricostruzione saranno riscaldate da un impianto di nuova generazione a sistema ibrido costituito da pompa di calore abbinato ad una caldaia a condensazione in classe A, pavimento radiante ed impianto fotovoltaico a supporto.

“Tra i nostri obiettivi più importanti c’è quello di recuperare il grave ritardo nella ricostruzione del patrimonio danneggiato dal sisma di 15 anni fa – spiega il presidente Antidormi -, con l’avvio di questo intervento che cade dopo che ci siamo insediati da poco, stiamo cogliendo i primi risultati in linea con il nostro programma. Grazie alla professionalità e alla disponibilità del nostra struttura tecnica ed amministrativa è partita questa operazione che in tempi brevi, a fine anno, sarà conclusa, nel frattempo ne avvieremo altre. Ci scusiamo per i disagi che abbiamo arrecato agli inquilini fuori casa da troppo tempo. Siamo impegnati con tutte le nostre forze ad accelerare al massimo le operazioni”.

Continuando sui dettagli tecnici, nuovi infissi in pvc a taglio termico con doppio vetro basso emissivo sostituiranno i vecchi infissi in legno con vetro singolo. Dal punto di vista strutturale, gli interventi di demolizione e ricostruzione comporteranno un adeguamento della sicurezza sismica, in conformità alla normativa di settore vigente (NTC 2018). Precedentemente realizzate in muratura portante mista in pietra e laterizi, le nuove strutture portanti saranno realizzate in calcestruzzo armato con travi e pilastri gettati in opera e formanti un telaio spaziale cui sarà affidata l’azione portante sia dei carichi verticali che delle azioni orizzontali sismiche. L’intervento comporterà un salto di ben 4 classi di rischio della costruzione, passando da F a B, mentre l’indice di vulnerabilità sismica passerà dall’attuale 0,25 (25%) ad un indice pari ad 1 (100%).

 

Tags: Ateräter l'aquilasisma
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