L’Aquila. Il presidente di Confindustria Abruzzo, Agostino Ballone, i presidenti delle Confindustrie territoriali abruzzesi e una nutrita delegazione di imprenditori associati rappresentativi dei vari settori – dall’industria, ai servizi, al turismo, dai giovani imprenditori alla piccola industria – parteciperanno alle Assise Generali di Confindustria previste il prossimo 16 Febbraio presso la Fiera di Verona. “Lo scopo della presenza”, afferma il Presidente Ballone, “è anche quello di portare con forza, in questo importante appuntamento nazionale, le istanze imprenditoriali che emergono del territorio regionale”.
Marco Fracassi, presidente di Confindustria L’Aquila – Abruzzo Interno afferma: “Abbiamo contribuito all’elaborazione dell’Agenda Economica che proporremo alle forze politiche nel corso delle Assise, evidenziando direttamente al Presidente Vincenzo Boccia le esigenze e aspettative delle imprese dell’Abruzzo Interno rispetto allo sviluppo industriale ed economico del Paese. L’obiettivo che ci siamo prefissati è quello di salvaguardare ciò che di buono è stato fatto finora grazie alle riforme che stanno avendo un impatto positivo. I nostri imprenditori sanno bene che dobbiamo impegnarci per creare le condizioni necessarie per dare un nuovo slancio di fiducia ai partner esteri, ai cittadini e alle imprese stesse”
Gennaro Zecca, presidente di Confindustria Chieti Pescara continua: “il sistema imprenditoriale del nostro territorio sarà fortemente rappresentato a Verona. Tra le istanze che presenteremo in primis ci sarà la lotta alla burocrazia. La riforma Madia sembra lo spartito di una musica celestiale, l’importante è che questa musica venga sempre eseguita magistralmente. Esiste purtroppo un reato tanto praticato quanto tollerato che è l’omissione di atti da parte dell’amministrazione locale. Dal reato di omissione nascono spesso l’abuso e la corruzione. Verso l’omissione sembra esserci perfino una rassegnazione culturale e si percepisce quasi una predisposizione operativa del burocrate. Le cose devono cambiare. Se si perseguisse il reato di omissione con la stessa forza dell’abuso nelle sedi adeguate nonché a livello di condanna morale, avremmo un apparato burocratico chiamato a decidere in tempi compatibili con lo sviluppo d’impresa e ridurremmo quella zona opaca dietro cui si genera corruzione e abuso. Priorità quindi alla tutela degli interessi comuni, superando i possibili arroccamenti dei burocrati.”
“Alle Assise Generali di Verona”, dichiara il presidente di Confindustria Teramo, Cesare Zippilli, “le territoriali abruzzesi porteranno il loro contributo al posizionamento politico di Confindustria in questo momento storico per il nostro Paese. Documento che sottoporremo ai candidati abruzzesi al Parlamento per le prossime elezioni politiche”. In queste Assise gli imprenditori discuteranno in merito alle due opzioni che sono davanti al nostro Paese: tornare rapidamente indietro, senza che però si riesca ad attivare una rete di protezione sul Paese e in particolare sui titoli del nostro debito pubblico, o andare avanti e aspirare a diventare primo paese industriale d’Europa. Confindustria, in vista delle prossime elezioni politiche del 4 marzo propone pertanto un metodo che parta dagli obiettivi, vere e proprie missioni-paese, individui gli strumenti, tenga conto delle risorse, valuti gli effetti, sappia modulare l’intensità degli interventi là dove più necessario, in un’ottica di politica economica unitaria per tutto il Paese. Non più spesa pubblica, ma spesa migliore. No all’aumento del debito pubblico che scarichi ancora una volta gli oneri sul futuro.
Le tre-missioni paese sono più lavoro, più crescita, meno debito pubblico. A Verona Confindustria presenterà obiettivi credibili, basati su una serie di azioni:
Ø Non bisogna smontare le cose fatte in questi anni e che hanno dato effetti economici positivi. Ci sono politiche che hanno inciso sui fattori produttivi in modo trasversale ai settori economici e che hanno permesso di accelerare i processi di cambiamento. Queste politiche – principalmente Jobs Act, Industria 4.0, riforma fiscale, sostegno alla promozione delle imprese all’estero – vanno valutate per gli effetti che hanno generato, adattate per renderle più efficaci se necessario, ma non depotenziate per motivi ideologici;
Ø E’ necessaria l’azione congiunta di tre attori: le imprese, che devono accelerare il cambiamento e diventare sempre più capaci di cogliere le opportunità della domanda mondiale; l’Europa, che deve essere motore di crescita economica, anche con strumenti diretti; la politica italiana, a tutti i livelli, che deve creare le condizioni migliore per investire, creare lavoro, fare crescita, ridurre il debito;
L’azione si sviluppa su sei ambiti, che chiamano in causa le imprese, l’Europa e la politica italiana:
o Italia più semplice ed efficiente.
o Prepararsi al futuro: scuola, formazione, inclusione giovani.
o Un paese sostenibile: investimenti assicurazione sul futuro.
o L’impresa che cambia e si muove nel mondo.
o Un fisco a supporto di investimenti e crescita.
o Europa miglior luogo per fare impresa.
Durante le Assise di Verona, all’interno di ogni ambito, verranno declinate le proposte: alcune genereranno risorse pubbliche, private e di provenienza comunitaria, che serviranno per finanziare investimenti in infrastrutture, capitale umano e ricerca, per premiare le imprese che creano lavoro, si innovano e vanno nel mondo e per rendere più semplice ed efficiente la mano pubblica.