Pescara. Grande partecipazione ieri, a Catignano, per la seconda Assemblea della Federazione Provinciale di Pescara ospitata nell’Auditorium comunale. Tanti punti all’ordine del giorno dei lavori, aperti dalla presidente Romina Di Costanzo con i saluti del sindaco Francesco Lattanzio e del sindaco di Civitaquana Samuele Di Profio.
“Quando nella prima Assemblea di insediamento di febbraio parlavamo di tornare sui territori intendevamo questo – così ha esordito la segretaria Carmen Ranalli – esserci davvero per avere una panoramica esatta del lavoro da fare e delle diverse prospettive con cui affrontare i tanti temi che interessano la nostra provincia: i trasporti, l’ambiente, le aree interne, l’agricoltura, la sanità, la Nuova Pescara e molto altro. È stata una mattinata molto partecipata, di lavoro e di confronto anche sui 5 sì ai referendum che ci vedono attive e attivi e in prima linea in questi giorni proprio sui temi del lavoro e della cittadinanza, con l’intervento di approfondimento della Segretaria Provinciale dei GD Silvia Sbaraglia, referente provinciale del Comitato regionale per la cittadinanza. Un confronto sentito e partecipato dei segretari di circolo, dei delegati e degli amministratori, sulle progettualità da mettere in campo per il futuro della nostra provincia”.
Nel corso dell’assemblea è stata presentata la Segreteria con le relative deleghe pensate e ragionate sulle necessità del territorio provinciale: al vicepresidente Massimo Berardinelli sono state conferite le deleghe agli Enti Locali e al Lavoro; a Matteo Chiulli l’organizzazione e il tesseramento; a Stefania Catalano il coordinamento tecnico dell’Area Urbana – Nuova Pescara; a Gianni Chiacchia il coordinamento della Val Pescara; a Paolo Pratense il coordinamento dell’area Vestina; a Claudia Tatone la delega alle Politiche Sociali e ai rapporti con le Associazioni; a Ermanno Mazzocca Ambiente e Politiche giovanili; a Marzia Damiani la delega alla Sanitá; ad Andrea Diodoro Politica e territorio; a Emilio Longhi Società partecipate e P.a. e a Davide Morante le Politiche della montagna e le aree interne.