L’Aquila. Le competenze trasversali in responsabilità sociale e sostenibilità saranno sempre più necessarie per lo sviluppo sostenibile delle imprese e del Paese. È questa la linea di tendenza emersa in occasione della XX edizione del Premio Socialis per le migliori tesi di laurea italiane su CSR e sviluppo sostenibile, svoltasi all’Ara Pacis di Roma, con la partecipazione di Saipem, MSD Italia e Sogei con il patrocinio tra gli altri del Ministero della Sicurezza Energetica, Roma Capitale, Sustainability Makers, ASVIS, Rai per il Sociale.
Il Premio Socialis, il più longevo riconoscimento italiano per tesi di laurea sulla responsabilità sociale e lo sviluppo sostenibile, ha assegnato il podio della XX edizione a Davide Napoletano del Corso di Laurea Magistrale in Economia, Amministrazione e Finanza dell’Università degli Studi dell’Aquila, con una tesi dal titolo “Servizi, Sviluppo e Sostenibilità. Prospettive emergenti nella regione Abruzzo” che propone soluzioni sostenibili per le realtà locali del territorio abruzzese con tessuto imprenditoriale e risorse da valorizzare.
La cerimonia si è svolta all’Auditorium Ara Pacis di Roma precedendo il Talk intitolato “La sostenibilità in pratica: visioni, modelli e strumenti” cui hanno partecipato tra gli altri Nicola De Michelis, Unione Europea, Unità Crescita intelligente e Sostenibile, Nicoletta Luppi, Presidente e Amministratore Delegato MSD Italia, Anna Scafuri, Responsabile Funzione Responsabilità Sociale Corporate SOGEI, Loretana Cortis, Communication and Sustainability Director SAIPEM, Simone Vellucci, DG unità di Missione PNRR, Ministero Imprese e Made in Italy, M. Benedetta Francesconi, Direttore Generale Ministero Ambiente e Sicurezza Energetica, Marcella Mallen, Presidente ASVIS.
“Per continuare a crescere oggi è indispensabile promuovere competenze integrate – ha detto Roberto Orsi, Direttore dell’Osservatorio Socialis -. Bisogna imparare a lavorare ispirandosi ai criteri ESG, condividere una nuova cultura più inclusiva, attenta all’ambiente e alle diversità, ingaggiare il personale, ascoltare gli stakeholder e soprattutto pianificare e misurare gli impatti ottenuti dalle proprie scelte”
Le indagini presentate dall’Osservatorio Socialis, che nell’occasione ha lanciato la propria Academy proponendosi come cerniera tra imprese e università per la messa in campo di corsi dedicati alla sostenibilità, hanno evidenziato una crescita di corsi universitari a tema sustainability distribuiti in sempre più numerosi dipartimenti (oltre 800 in 70 atenei italiani) e fotografato le Academy aziendali come ancora troppo orientate alla formazione prettamente tecnica: uno scenario dove le competenze trasversali sulle tematiche ESG saranno sempre più necessarie.
In 20 edizioni sono pervenute 1144 tesi di laurea da oltre 70 atenei, sono stati proclamati 121 tra vincitori e menzioni speciali, hanno partecipato agli eventi 48 aziende sostenitrici e 25 enti patrocinanti. I lavori dell’edizione 2022 sono arrivati per il 41% dal Nord, per il 38% dal Centro Italia, per il 21% dal Sud e Isole. Economia è la facoltà più rappresentata (36% delle tesi candidate), ma seguono a poca distanza Ingegneria, Architettura e STEM (28%), Scienze politiche e Discipline Umanistiche (22%), Giurisprudenza (7%) e Altre Discipline (7%).