Pescara. “L’assalto squadrista alla sede nazionale della Confederazione Generale Italiana del Lavoro è un atto di terrorismo che richiama le pagine più buie del fascismo italiano”, sentenzia lapidario Francesco D’Agresta, Segretario provinciale Articolo Uno Pescara, “nessun sincero democratico può rimanere indifferente di fronte a questo macabro spettacolo. Quando si attaccano i sindacati si aggrediscono i fondamenti della democrazia repubblicana e questo non può essere tollerato in alcun modo”.
“Ci aspettiamo che lo Stato e la Magistratura operino celermente per individuare i responsabili e colpirli duramente”, aggiunge, “chiediamo inoltre che le organizzazioni che hanno guidata la manifestazione romana, a partire da Forza Nuova, siano immediatamente e definitivamente sciolte. Siamo convinti che non si tratti di un fatto isolato bensì della punta di un iceberg fascista che attraversa il Paese. La gravità del fatto impone risposte poderose”.
“Come federazione provinciale di Articolo Uno esprimiamo vicinanza fraterna ad ogni singola compagna e compagno della CGIL e porteremo la nostra solidarietà riunendoci attorno alle loro sedi, in quanto difendendo la CGIL intendiamo difendere la democrazia e la libertà”, prosegue Agresta, “pur nel rispetto di chi ha manifestato pacificamente le proprie idee non ci stupisce che il verme fascista si sia insinuato nel humus no-vax, un retroterra egoistico che di fatto non riconosce la tutela della salute pubblica e il senso del bene comune. La CGIL non si tocca. Saremo vigili e pronti, consapevoli che è dovere di ogni cittadino oggi fare la propria parte”.
“Quanto accaduto oggi a Roma è un fatto gravissimo che riporta alla memoria periodi bui della storia del nostro Paese”, incalza invece il segretario generale della Cgil Abruzzo Molise, Carmine Ranieri, “tutte le forze democratiche devono unirsi per tutelare la Democrazia e per impedire che, in una fase estremamente delicata, la violenza possa prevalere. I sindacati, come sempre hanno fatto, saranno in prima linea a tutela della democrazia e della libertà di lavoratrici e lavoratori. Come risposta a questa vile aggressione le nostre sedi in Abruzzo e Molise domani rimarranno aperte quali presidio di Democrazia”.