L’Aquila. “Da quando il centrodestra ha ‘messo le mani’ sulla Asl 1, i conti dell’azienda sono tornati ‘in rosso’: sebbene il Governo abbia garantito alle aziende sanitarie fondi straordinari per affrontare l’emergenza covid, nel 2021 la Asl della provincia dell’Aquila ha accumulato debiti per oltre 40 milioni di euro.
E soltanto una parte fanno effettivamente riferimento a spese sostenute per affrontare la pandemia. Al manager Romano, chiamato a sostituire l’ex direttore generale Testa, imposto dalla filiera di Fratelli d’Italia e poi cacciato dal presidente Marsilio nel pieno dell’emergenza, col sindaco Biondi silente dinanzi allo scempio che si stava compiendo, è stato chiesto di mettere in ordine i conti. E Romano obbedisce al comando e nessun problema vero viene risolto.
Tagliare, è questa la parola d’ordine.
Non si procede con l’acquisto dei materiali, di dispositivi e medicinali, una situazione gravissima già denunciata dagli operatori del San Salvatore – almeno fino a quando non è stato imposto il silenzio – e che rischia di portare all’interruzione di alcuni servizi.
Non si assume personale, che resta drammaticamente sottodimensionato: è di questi giorni l’incredibile denuncia della Cgil che ha messo in evidenza come, a fronte di 82 unità di personale perse nel 2020, si siano fatte soltanto 8 assunzioni nel 2021; e per mettere le pezze ad una situazione che si sta facendo insostenibile si ricorre al lavoro precario, con conseguente contrazione delle prestazioni e con lo sfruttamento del personale costretto a turni massacranti.
Si è arrivati persino al punto di non consentire la sostituzione dei medici di famiglia andati in pensione nei nuclei di cura primaria col rischio concreto, denunciato dai sindacati, di scrivere la parola fine su una esperienza che, da 15 anni, declina in modo virtuoso il concetto di medicina territoriale che pure è al centro degli investimenti previsti nel Pnrr.
In sostanza, per tagliare pochi costi oggi si mettono in pericolo i nuclei che, con l’associazione tra i medici di base, in questi anni hanno fornito un servizio essenziale, medico e infermieristico, dalle 8 alle 20, avvicinando la sanità ai cittadini e fornendo una sponda essenziale ai presidi ospedalieri. Realtà che andrebbero invece potenziate, rappresentando la base ideale su cui costruire le case di comunità che dovranno ridisegnare la sanità del futuro.
Una scelta miope, antistorica che dimostra, se ce ne fosse ancora bisogno, l’incapacità programmatoria del centrodestra alla guida della Regione, nel silenzio complice dei consiglieri regionali aquilani di maggioranza e del sindaco della città che, vorrei ricordargli, è anche il presidente del Comitato ristretto dei sindaci. Biondi da mesi non proferisce parola sullo stato della sanità del nostro territorio, preferendo trascorrere le giornate ad annunciare, compulsivamente, futuri progetti da finanziare con i fondi del Pnrr, quello stesso Pnrr che il suo partito ha avversato in ogni sede.
Intanto, il sistema sanitario viene smantellato, pezzo a pezzo, in nome di principi ragionieristici che nulla hanno a che fare con la tutela della salute dei cittadini. Porremo fine a questo scempio. “ Cosi la Deputata Stefania Pezzopane interviene sulla grave situazione della sanità anche a seguito della denuncia dei medici di base.