Teramo – Nessuna chiusura, nessun ridimensionamento: l’asl di Teramo smentisce le notizie circolate nei giorni scorsi a seguito della presentazione del nuovo atto aziendale, respingendo al mittente le critiche sollevate dai sindaci di Teramo e Sant’Omero. A precisarlo è direttamente il direttore generale Maurizio Di Giosia, che parla di “strumentalizzazioni” e “falsi allarmi” che rischiano di creare solo confusione tra i cittadini.
Nel mirino dell’azienda sanitaria le affermazioni del sindaco di Sant’Omero, Andrea Luzii, secondo cui l’ospedale della Val Vibrata avrebbe subito una drastica riduzione di servizi e posti letto. “Nessuno ha mai parlato di tagli all’ostetricia e ginecologia” replica Di Giosia “eppure si è diffusa l’idea di una chiusura imminente che ha già portato decine di cittadini a telefonare per chiedere se il reparto fosse ancora attivo. Questo crea danni enormi proprio alla struttura che si dice di voler difendere”.
Di Giosia smentisce anche la riduzione dei posti letto: “non si capisce dove Luzii abbia letto che passano da 130 a 89. I posti letto restano invariati. Restano anche tutte le unità operative, comprese quelle di riabilitazione funzionale, riabilitazione cardiologica e day hospital oncologico, che non viene trasferito da nessuna parte. La lungodegenza sarà attivata non appena riusciremo a reperire personale medico, risorsa oggi molto scarsa su scala nazionale”.
Anche sulla presunta soppressione della Psichiatria a Teramo, l’Asl chiarisce: “Non è mai stata una UOC (Unità operativa complessa), ma una UOSD (semplice a valenza dipartimentale), e continua a esserlo. La struttura continuerà a operare, in sinergia con Giulianova, per la gestione delle fasi acute e post-acute”.
Infine, il direttore sottolinea come l’atto aziendale valorizzi anche gli ospedali spoke, non solo quello hub: “È singolare che non si citi, ad esempio, la promozione della chirurgia a UOC. Le nostre scelte si basano su analisi approfondite e non certo su proteste o allarmismi su tagli che non esistono. La dialettica politica è legittima, ma qui si sta superando il limite, e a rimetterci saranno i cittadini, disorientati e sfiduciati”.
L’atto aziendale è stato presentato ieri al Comitato ristretto dei sindaci, dove si sono levate le critiche di D’Alberto e Luzii. L’Asl, però, difende la visione strategica e invita a un confronto più responsabile e informato.