Pescara. “La giunta Masci ritiri la proposta del nuovo regolamento per gli asili nido, che con l’idea di creare una graduatoria di serie A per i bambini pescaresi e una graduatoria di serie B per tutti gli altri a tariffa piena e senza alcuna considerazione dell’Isee, rischia di essere anticostituzionale e discriminatoria, che si accanisce sui bambini e non risolve il problema delle liste d’attesa che con la giunta Masci sono tornate negli asili nido pescaresi”. Lo hanno chiesto i consiglieri comunali del Partito Democratico, della Lista Sclocco Sindaco e di Città Aperta Stefania Catalano, Marinella Sclocco, Piero Giampietro, Francesco Pagnanelli, Marco Presutti, Giovanni Di Iacovo e Mirko Frattarelli.
“Abbiamo presentato una questione pregiudiziale perché riteniamo che le proposte contenute nel nuovo regolamento della giunta Masci abbiano forti profili di illegittimità costituzionale – ha spiegato la consigliera comunale Stefania Catalano – perché discriminano i bambini ed espongono quelli già iscritti anche al rischio di dover cambiare asilo nido o dover rinunciare del tutto al servizio per ragioni economiche, essendo cambiati i criteri di accesso o quantomeno l’importo della retta. Il criterio della residenzialità, in un contesto nel quale sono del tutto privi gli
asili aziendali, di servizi educativi domiciliari e poli ricreativi, rischia solo di colpire le donne lavoratrici nelle
aziende private e negli enti pubblici di Pescara, e non aggiunge di una virgola la qualità del servizio reso alle
famiglie residenti. Nemmeno una parola sui residenti dei Comuni di Spoltore e Montesilvano con i quali
Pescara si sta fondendo. E addirittura il pasticcio di introdurre una figura professionale che non è in pianta
organica, mentre se ne dimentica una che invece è in servizio. Un regolamento figlio di improvvisazione
politica di una amministrazione che prova solo a coprire una voragine di inefficienza”.