Pescara. È stato tratto in arresto, questa notte, nell’abitazione del padre a Roma, il detenuto evaso nella giornata di ieri dal Centro clinico penitenziario “Sandro Pertini di Roma”, soggetto con disturbi psichiatrici in attesa di essere destinato ad una struttura specializzata REMS.
Un’operazione apprezzabile posta in essere congiuntamente dal Nucleo cittadino di Roma e dal Gruppo Operativo Abruzzo-Monti. Quest’ultimo, un team istituito dal Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria a seguito di disordini registrati, in alcuni penitenziari anche del distretto, durante la prima fase pandemica.
“Ancora una volta”, afferma Giuseppe Merola, coordinatore regionale FP CGIL Abruzzo Molise-Funzioni Centrali (Ministeri) e Comparto Sicurezza, “donne ed uomini della Polizia Penitenziaria hanno dimostrato elevata e silenziosa professionalità a salvaguardia delle Istituzioni, nonostante le apodittiche precarietà organiche ed organizzative che afferiscono la Regione Abruzzo”.
“Abbiamo chiesto, come Organizzazione Sindacale, all’Amministrazione Penitenziaria, un giusto e meritevole ricompenso per l’attività zelante”, continua Merola, “un vivo plauso arriva anche da Stefano Branchi della FP CGIL Nazionale che evidenzia la professionalità del personale di Polizia Penitenziaria, ma è arrivato il momento che l’Amministrazione Penitenziaria avvii serie politiche sulle carceri, con l’incremento di organici e adeguati investimenti in risorse e mezzi, oltre a rafforzare l’esecuzione penale esterna”.
“Auspichiamo”, concludono i sindacalisti, “di sortire positive soluzioni ai nostri troppi ed atavici gridi di allarme”.