Castiglione Messer Marino. Il Sistema Sanitario Nazionale e gli enti del Terzo Settore si trovano già da tempo nella necessità di affrontare le criticità generate dall’impatto negativo delle dinamiche demografiche, socio-economiche e ambientali che da tempo coinvolgono le aree interne del nostro Paese, con pesanti ricadute sulla sostenibilità degli obiettivi di salute e della organizzazione del sistema sanitario in questi territori.
Nella tavola rotonda intitolata “Il dono del sangue e lo sviluppo della medicina trasfusionale nelle aree interne: la montagna lo fa”, che si terrà a Castiglione Messer Marino domenica 18 agosto prossimo dalle 16,45, nell’aula magna dell’Istituto Comprensivo Statale Castiglione-Carunchio, l’AVIS Abruzzo ha voluto promuovere una riflessione sulle prospettive di sviluppo del dono del sangue e della medicina trasfusionale nelle aree interne della nostra regione e le possibili sinergie con le nuove strutture sanitarie territoriali previste dal PNRR, affrontando uno dei temi più rilevanti attualmente in discussione a livello nazionale e in molti contesti regionali.
Alla tavola rotonda è prevista la partecipazione di rappresentanti istituzionali e esperti nazionali e regionali di grande rilievo, trai quali l’assessore regionale alla sanità, Nicoletta Verì, il direttore generale della ASL Lanciano-Vasto-Chieti, Thomas Schael, e il direttore del Centro Nazionale Sangue, Vincenzo De Angelis.
Nel corso della tavola rotonda saranno anche illustrati i dati e le risultanze di uno studio di mappatura territoriale del dono del sangue promosso dall’AVIS Regionale Abruzzo, dal quale emerge in maniera nitida che le aree interne della nostra regione rappresentano un bacino strategico per la donazione del sangue e il raggiungimento dell’autosufficienza regionale e un contesto nel quale bisogna continuare ad investire.
“Un ringraziamento all’AVIS Abruzzo – dichiara Silvana Di Palma, sindaca di Castiglione Messer Marino – che ha scelto di organizzare qui questo evento proprio per il suo valore simbolico, considerato che 14 anni fa in questa sede è stato autorizzato e accreditato il primo Centro di Raccolta Sangue operante all’interno di un Distretto Sanitario di Base, realizzando di fatto un’esperienza innovativa e molto anticipatrice rispetto al tema attualmente in discussione a livello nazionale dello sviluppo del dono del sangue e della medicina trasfusionale nelle Aree Interne, in un territorio come quello del Basso Sangro-Trigno che vede la maggiore concentrazione a livello regionale di comuni classificati come ultraperiferici. Dal tavolo ci attendiamo spunti e indicazioni utili per la definizione di programmi e strategie che l’AVIS intende sottoporre all’attenzione delle nostre istituzioni regionali e provinciali”.