Chieti. Ha annunciato battaglia legale Federico Gallucci, proprietario delle strutture e dell’area su cui a Chieti sorge il distretto di Tua, dopo l’avvenuto recesso anticipato da parte della società di trasporto pubblico dal contratto d’affitto che sarebbe scaduto nel 2023. Tua spa ha già individuato, previa pubblicazione di avviso pubblico, una nuova area, offerta dalla società Central Park, su cui dovrà sorgere il distretto, in località Brecciarola di Chieti, a un canone mensile di 4.500 euro. Gallucci in conferenza stampa ha annunciato oggi una diffida stragiudiziale sia rispetto al bando sia rispetto al recesso, e l’invio degli atti alla Procura generale della Corte dei conti.
Gallucci ha sottolineato come gli sia stato negato l’accesso agli atti, in particolare alla relazione tecnica attestante la presenza del pericolo dell’amianto per la salute dei lavoratori, documento che sarebbe fra le motivazioni all’origine del recesso, e la copia dei verbali dei consigli di amministrazione di Tua presieduti da Gianfranco Giuliante, e di non aver avuto alcuna risposta alle richieste di incontro inoltrate a mezzo posta elettronica certificata. “I cavalli di battaglia di Tua per smantellare il distretto di Chieti dopo 39 anni sono stati smentiti – ha detto Gallucci – Non c’è il pericolo amianto in quanto il sito è stato bonificato nel 1996 a norma di legge e con la procedura di inscatolamento, l’ultimo monitoraggio fatto ad agosto 2019 da due laboratori specializzati ha certificato l’assenza del pericolo di amianto. Quanto agli eccessivi costi di locazione – ha aggiunto Gallucci – sono state notificate quattro Pec all’azienda con le quali la proprietà si impegnava a ricontrattualizzare il canone, e Tua non ha mai risposto né ci ha mai incontrato. Io mi assumo la responsabilità, come proprietario, di dire che se soltanto ce lo avessero chiesto, come accedde con la gestione D’Alfonso-D’Amico, noi avremmo senz’altro diminuito il canone e avremmo lasciato il nostro sito, attrezzato, che ha una superficie doppia e strutture edilizie già esistenti, allo stesso importo di 4500 euro che oggi hanno aggiudicato a Central Park, se non addirittura a importo inferiore.
Dunque, anche qui l’eccessiva gravosità dei costi della conduzione non c’è. Alla luce di ciò – ha concluso
Gallucci – abbiamo notificato una diffida stragiudiziale a Tua nella quale contestiamo l’avviso pubblico e il
recesso anticipato dal contratto di affitto che ha scadenza naturale nel 2023, mandando questa documentazione per conoscenza alla Procura generale della Corte dei conti”.