
Non si conosce come, quando e dove si potrà esercitare l’attività venatoria nella regione Abruzzo. Di conseguenza non si potrà esercitare l’addestramento dei cani, cosa più importante per i seguaci di Diana, con il beneplacito dei cinghiali che possono scorrazzare nelle colture arrecando danno agli agricoltori rassegnati. Ormai il caos è totale.
Gli ATC della provincia dell’Aquila ormai scaduti, quindi, secondo noi impossibilitati, a prendere decisioni sia economiche che regolamentari che abbiano valore per i prossimi anni. Infatti, i 5 ATC della provincia dell’Aquila sono scaduti da oltre un anno e non sono stati né rinnovati, né commissariati e non si riesce a comprenderne le ragioni. Ovvero si suppongono, ma non si sanno.
La situazione al di sopra di ogni cosa non ci sembra molto edificante nella regione Abruzzo, Regione dei Parchi, dove a parole col rispetto dell’ambiente “agricoltura, flora e fauna”, i politici si sono riempiti la bocca per molti anni.
Così si è espressa in una nota “Arci-Caccia Comitato provinciale L’Aquila”, riguardo la delicata situazione della caccia in Abruzzo.