L’Aquila. In questi mesi, nonostante le tante difficoltà, il nostro assessore Francesco Cristiano Bignotti è stato in grado di mettere in campo tante azioni per quanto riguarda le politiche sociali.
Tra queste, una delle prime eseguite, è il protocollo d’intesa firmato tra il Comune dell’Aquila e la Asl sul ‘Dopo di Noi’, azione mai realizzata prima di oggi. Dopo la firma del protocollo d’intesa, ha fatto seguito l’avviso per l’accesso alle risorse in favore di persone adulte con disabilità grave, prive di sostegno familiare.
L’avviso nasce per dare tre differenti tipologie di sostegno: percorsi programmati di accompagnamento per l’uscita dal nucleo familiare d’origine, anche prevedendo interventi con il coinvolgimento delle strutture alloggiative già esistenti; soggiorni temporanei al di fuori del contesto familiare; interventi di supporto alla domiciliarità in soluzioni alloggiative dalle caratteristiche di cui all’art. 3, comma 4, del Decreto del Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali del 23 novembre 2016.
Inoltre è stato licenziato anche l’avviso pubblico relativo ai fondi per la ‘vita indipendente’ ed approvata una delibera di giunta, cui seguirà nei prossimo giorni l’avviso dirigenziale, contente gli indirizzi per l’erogazione di contributi economici ai centri diurni che si occupano di disabilità.
Per la prima volta, inoltre, a margine degli eventi legati alla giornata della disabilità, è stato possibile gettare le basi con le associazioni di categoria per dare effettive chance lavorative a queste persone. Ammirevole è quindi l’attenzione posta dall’amministrazione Biondi nei confronti di queste tematiche così delicate.
È inutile che si vada cercando l’ago nel pagliaio per mettere in cattiva luce il nostro operato, quello che conta sono i fatti e non le chiacchiere da bar che vengono messe per iscritto da parte di soggetti terzi in cerca di attenzioni e visibilità. Rinnoviamo i nostri complimenti al nostro assessore Bignotti e al nostro sindaco Biondi, sicuri del fatto che la strada che stiamo definendo sia quella giusta. Ermanno Natalini