L’Aquila. E’ stata aperta ufficialmente al pubblico la Biblioteca dell’Accademia di Belle Arti dell’Aquila Bilbio Abaq. Con una cerimonia molto semplice, alla presenza di Rinaldo Tordera e Maria D’Alesio, rispettivamente presidente e direttrice dell’istituzione aquilana, con gli interventi, in rappresentanza della Regione Abruzzo, di Dimitri Bosi dell’Ufficio Attività Culturali e Biblioteca di Teramo, Atri, Giulianova, Nereto, e di Filomena Piccioni dell’Ufficio Attività Culturali e Biblioteca di Pescara, Penne, Torre de’ Passeri – Coordinamento Biblioteche, la biblioteca dell’ABAQ riapre dopo un lungo lavoro di riorganizzazione logistica, archiviazione e catalogazione informatizzata.
L’impegno dei due referenti della Regione Abruzzo per l’SBN – Sistema Bibliotecario Nazionale è stato prezioso e indispensabile, ai fini della formazione di due studenti catalogatori (Asya Iezzi e Chiara Petrucci) e dell’inserimento del patrimonio librario dell’Accademia all’interno dell’OPAC – Online Public Access Catalogue dell’SBN.
Il patrimonio librario è specializzato, in particolare, in storia dell’arte, arti visive, arti dello spettacolo, arti applicate e design, letteratura, filosofia, fotografia e restauro, cui si aggiunge una sezione dedicata al fumetto. È arricchito da lasciti importanti, come il Fondo Anna D’Ascanio e il Fondo Joseph Beuys. Grazie agli studenti del Servizio Civile (Alessia Di Giannatale, Carlo Gabriele Petriglia, Evelina Precone) la Biblioteca sarà aperta dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.00 alle ore 18.00.
Gli studenti dell’Accademia sono direttamente iscritti come utenti della Biblioteca, mentre per gli esterni sarà necessario procedere all’iscrizione sulla piattaforma nazionale Flexus. I libri sono consultabili e fotocopiabili sul posto, nei limiti delle normative vigenti, con la speranza che la Biblioteca diventi presto un luogo di studio utile a studenti, docenti e a una vasta utenza. È previsto un servizio a pagamento di scansioni digitali, in modo da rendere i libri disponibili anche in remoto.
Per quanto riguarda il prestito diretto e interbibliotecario, invece, bisogna attendere il progredire dei lavori di schedatura informatizzata dei volumi. L’Accademia di Belle Arti dell’Aquila ringrazia il Polo SBN della Regione Abruzzo, e in particolare il dr. Dimitri Bosi e la dr.ssa Filomena Piccioni, per il sostegno offerto e per il prezioso percorso formativo. Per informazioni: f.franco@abaq (professoressa Francesca Franco, responsabile Patrimonio e Biblioteca).
Durante la conferenza stampa di apertura della Biblioteca sono state illustrate le principali novità del nuovo anno accademico, a partire dal boom degli iscritti. Sono, infatti, 160 i nuovi iscritti al primo anno, un dato che riporta a 424 il numero totale degli studenti, facendo tornare così l’accademia aquilana ai livelli del pre terremoto. Da quest’anno sono aperte due nuove scuole: MODA E COSTUME e DIDATTICA DELL’ARTE.
“Sono tanti anche i progetti didattici messi in campo per il nuovo anno – ha dichiarato la direttrice Maria D’Alesio – tra questi la nascita di una collana editoriale in collaborazione con la casa editrice GLI ORI di Pistoia, da anni specializzata in arte contemporanea, che ha già all’attivo due pubblicazioni: ‘Joseph Beuys, l’uscio della parola e del linguaggio è una forma d’arte. La donazione di Lucrezia De Domizio Durini all’Accademia di Belle Arti L’Aquila’ e ‘Restauro e produzione dell’arte’ mentre sono in uscita i prossimi volumi: ‘Fabio Mauri: un caro affettuoso saluto a tutti voi’ e ‘Resistenza. La Summer School dell’Accademia di Belle Arti L’Aquila’. Infine vorrei sottolineare il progetto della mostra e del catalogo dedicati al fotografo Milton Gendel e naturalmente le tante collaborazioni con le istituzioni del territorio”.
“I numeri e le attività del nuovo anno accademico – ha concluso il Presidente ABAQ Rinaldo Tordera – sono riprova dell’ottimo lavoro svolto da tutto il nostro personale docente e non, che voglio ringraziare pubblicamente. Un lavoro che ci ha visti impegnati, fin da subito, anche in un dialogo costante con il nostro territorio, le istituzioni e la comunità. Abbiamo messo a disposizione le nostre capacità e la nostra creatività e al contempo abbiamo dato la possibilità ai nostri allievi di fare esperienze uniche ma indispensabili per la loro formazione e per l’inserimento nel mondo del lavoro”.